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Aperta la Linea 5 della metropolitana di Milano

Il 10 Febbraio le prime sette stazioni della linea lilla sono state aperte al pubblico e sono entrate a far parte del network cittadino grazie alla stazione di Zara, che collega la nuova Linea 5 con la Linea 3

Metro 5 SpA, Concessionario per la progettazione, la realizzazione e la gestione della linea, ha impiegato meno di sei anni per poter dare alla città una nuova linea metropolitana, nuova anche per le sue modalità di funzionamento: questa è infatti completamente automatica e quindi priva di conducente; l’intero sistema viene controllato da una sala di comando che gestisce ogni singolo treno e ogni stazione.

Immagini

  • La banchina della stazione Istria della metropolitana lilla di Milano
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    La banchina della stazione Istria della metropolitana lilla di Milano
  • Dal Posto Centrale Operativo si gestisce la supervisione del corretto funzionamento di tutti i sistemi automatici della linea, compresi quelli di sicurezza della linea automatizzata e dell’incolumità dei passeggeri
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    Dal Posto Centrale Operativo si gestisce la supervisione del corretto funzionamento di tutti i sistemi automatici della linea, compresi quelli di sicurezza della linea automatizzata e dell’incolumità dei passeggeri
  • Il cantiere TBM industriale di San Siro
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    Il cantiere TBM industriale di San Siro
  • Il sistema di scavo con le caratteristiche delle TBM: in alto la testa di scavo e in basso l’azione di spinta
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    Il sistema di scavo con le caratteristiche delle TBM: in alto la testa di scavo e in basso l’azione di spinta
  • Le top performance delle due frese coinvolte nello scavo della tratta San Siro-Pozzo Parco
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    Le top performance delle due frese coinvolte nello scavo della tratta San Siro-Pozzo Parco
  • La foratura contemporanea delle due TBM presso Pozzo Parco il 26 Marzo 2013
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    La foratura contemporanea delle due TBM presso Pozzo Parco il 26 Marzo 2013

Nuova anche per la presenza delle porte di banchina che, di fatto, modificano il modo di concepire l’ambiente costituito dalle banchine: non più un’area a carattere ferroviario che si affaccia sui binari ma un ambiente confinato e privo di pericoli ove, ogni volta che arriva un treno, si aprono degli scorrevoli dai quali si accede direttamente al vano vettura.

La prossima tappa prevede l’apertura di altre due stazioni alla fine del 2013, portando i passeggeri fino alla stazione Garibaldi FS e aumentando l’interconnettività della Linea 5 con il resto della rete ferroviaria e metropolitana (Linea 2). In questa configurazione si garantirà un cadenzamento di 3 minuti con l’impiego di 12 treni.

Il Concessionario Metro 5 SpA è inoltre impegnato alla realizzazione di altre dieci stazioni per un totale di circa 13 km di linea i cui lavori hanno già superato il 50% della produzione; cinque stazioni saranno pronte per essere aperte in occasione dell’EXPO 2015. Tra queste ci saranno sicuramente il capolinea più esterno lato Ovest, San Siro e le stazioni che assicurano l’interscambio con le altre linee, stazione Lotto per la connessione con la M1 e stazione Domodossola per la connessione con le Ferrovie Nord di Milano. In questa configurazione, saranno utilizzati in totale 21 treni, tutti senza conducente e controllati dal Posto Centrale Operativo a cui è demandata la supervisione del corretto funzionamento di tutti i sistemi automatici della linea, compresi quelli di sicurezza della linea automatizzata e l’incolumità dei passeggeri.

Nei primi mesi di esercizio la puntualità è stata del 99,88% ben superiore alle migliori aspettative.

L’infrastruttura è in grado di accogliere ogni anno 60 milioni di passeggeri, con una capacità di trasporto che arriverà fino a 24.000 persone/ora ma che potrebbe ulteriormente migliorare se al deposito/officina, adiacente alla stazione Bignami, seguisse la costruzione di un vero e proprio deposito, dotato di tutte le predisposizioni necessarie alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei treni, che è previsto sia realizzato nell’ambito di un successivo prolungamento della linea oltre San Siro, in prossimità della Tangenziale Ovest; questo permetterebbe di aumentare il numero delle corse nonché la frequenza di treni, migliorando le performance dell’intera linea lilla. Si tratta di un impegno economico importante sia per l’Amministrazione Comunale che per i Soci del Concessionario (Astaldi SpA, Ansaldo STS, AnsaldoBreda SpA, ATM e Alstom SpA), che insieme contribuiscono a garantire i circa 1.300 milioni di Euro utili all’intera realizzazione dell’opera.

In questo contesto sono attualmente in corso i cantieri della tratta Garibaldi-San Siro dove in contemporanea si stanno realizzando dieci stazioni, otto pozzi, 1,5 km di gallerie artificiali e circa 10 km di gallerie meccanizzate.

L’assetto geologico

L’attività di scavo interessa i materiali alluvionali tipici dell’area milanese, caratterizzati da sabbia e ghiaia con scarsa presenza di materiale fine (< 10%). Ai fini progettuali, sono stati evidenziati due diversi litotipi di riferimento caratterizzati da una diversa percentuale di ghiaia, maggiore o minore del 50%. Un terzo litotipo, caratterizzato da una percentuale di limo superiore al 50%, è stato evidenziato  durante lo scavo della galleria in prossimità della stazione Lotto, in presenza di coperture più elevate.

Il sistema di scavo: elementi generali

Considerati i tempi realizzativi molto ristretti finalizzati a completare l’opera per l’evento EXPO 2015, l’esecutore delle opere civili Astaldi SpA ha ritenuto opportuno che lo scavo delle gallerie a singolo binario fosse condotto mediante quattro TBM, tecnologia EPB (Earth Pressure Balanced), di costruzione Herrenknecht AG.

Il sistema di scavo: fase di avanzamento

L’attività della fresa si caratterizza dall’alternanza della fase di avanzamento e di installazione del rivestimento definitivo.

L’uso di agenti condizionanti del terreno ha reso possibile utilizzare le TBM – EPB anche in presenza di materiali a granulometria grossolana, quale il terreno prevalentemente incontrato nel progetto della Linea 5 (ghiaie e sabbie con scarsa presenza di materiale fine).

I prodotti schiumogeni hanno pertanto permesso di far acquisire al materiale idonee proprietà plastiche, permettendo quindi una omogenea distribuzione delle pressioni di terra in camera di scavo e riducendo contestualmente gli attriti e usura degli utensili.

Per il progetto della Linea 5 sono state utilizzate schiume a base di tensioattivi polimerizzati poi applicate al fronte mediante sette ugelli omogeneamente distribuiti sulla configurazione della testa fresante.

Il sistema di scavo: il rivestimento

Il rivestimento della galleria è stato realizzato mediante l’installazione di anelli prefabbricati in calcestruzzo armato del tipo “universale”, che consente di realizzare indifferentemente raccordi planimetrici, altimetrici e tratti in rettifilo ruotando lo schema di montaggio dei conci rispetto all’asse longitudinale della galleria.

L’attività di scavo

I parametri di funzionamento delle TBM sono risultati notevolmente influenzati dalla tipologia di materiale naturale. Si rileva l’ottima performance giornaliera media di avanzamento, superiore ai 15 m/giorno (circa dieci anelli completi).

L’interazione con le preesistenze di superficie

I cedimenti superficiali indotti dalla realizzazione della galleria sono stati approfonditamente analizzati durante la fase  progettuale, allo scopo di formulare prescrizioni atte a minimizzare le interferenze con gli edifici presenti in superficie.

Durante la fase di scavo si è inoltre svolto un monitoraggio continuo degli abbassamenti del piano campagna, volto a verificarne la corrispondenza con i valori previsti in sede di progetto.