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Le priorità per i trasporti intelligenti

Illustrati da TTS Italia in un Convegno a Roma alla presenza delle Istituzioni due documenti su infrastrutture e mobilità urbana

Le priorità per i trasporti intelligenti

Cinque passi verso la Smart Mobility

Miglioramento della sicurezza stradale, effi­cientamento della logistica, realizzazione dei servizi MaaS (Mobility as a Service), ottimizza­zione della mobilità urbana ed extraurbana, sviluppo delle Smart Road e dei veicoli auto­nomi sono le cinque priorità individuate nel documento “Le proposte di TTS Italia per la Smart Mobility”.

Secondo TTS Italia c’è biso­gno di continuare l’azione programmatoria avviata con il Piano di Azione ITS Nazionale nel 2014 a cui andrebbe aggiunta una co­pertura finanziaria finora assente. Una spinta verso un trasporto pubblico locale più smart potrebbe arrivare dall’utilizzo di una parte del Fondo per il Tpl, già stanziato e in capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Un altro punto importantissimo è l’implementazione del MaaS, un sistema basato su piattaforme tecnologiche che consento­no di rendere disponibili diversi servizi offerti su un territorio (sosta, pedaggio/ZTL, taxi, car sharing, bike sharing, car poo­ling, trasporto pubblico locale, ecc.), fornendo le informazio­ni e consentendo un pagamento unico. Per mettere a frutto questo sistema, però, è necessario definire delle Linee Guida al fine di garantire lo sviluppo di un mercato armonizzato.

Per le Smart Road e i veicoli connessi sarebbe necessario l’inseri­mento nella prossima Legge di Stabilità di una quota di finan­ziamento per le applicazioni sulla rete infrastrutturale italiana. Infine, per snellire la mobilità urbana, sarebbe utile una quota di finanziamento a favore degli Enti Locali che stanno realiz­zando i PUMS. Gli ITS (Sistemi di trasporto intelligenti) sono protagonisti assoluti di questi piani.

Le priorità per le Pubbliche Amministrazioni sono illustrate nel secondo documento presentato da TTS Italia “Gli ITS per i PUMS nelle Città italiane”, elaborato nell’ambito di uno spe­cifico gruppo di lavoro con l’obiettivo di creare una vera e propria guida per gli Enti Locali e le città con oltre 100.000 abitanti, tenute a redigere i Piani entro Agosto 2019, ovvero a due anni dal Decreto 4 Agosto 2017.

Tra le priorità, semafori centralizzati, potenziamento del tra­sporto pubblico locale, telecontrollo delle ZTL, smart parking, infomobilità e una centrale integrata in grado di accogliere l’enorme mole di dati che produce un centro urbano, codi­ficarli e restituirli in una forma utile sia alla cittadinanza sia all’amministrazione come supporto all’attuazione delle stra­tegie per la mobilità.