Il ripristino dei calcestruzzi ammalorati
Gli interventi riguardano la riparazione delle pile 2 e 6 del viadotto Trigno 2 e, nello specifico, il ripristino dei calcestruzzi ammalorati sulle quattro facciate.
Le riparazioni prevedono una idrodemolizione ad alta pressione (2.800 bar) per uno spessore che va dai 3 agli 8 cm, un’integrazione delle armature e il successivo ripristino dimensionale con malta cementizia premiscelata tixotropica additivata con fibre lunghe polimeriche ad altissima tenacità, a espansione contrastata in aria, Basf MasterEmaco S 499 FR.
La successiva impermeabilizzazione completa l’opera di riparazione e ripristino. Un intervento come se ne vedono tanti in questi ultimi anni, ma reso complesso dalla altezza delle pile e dalla quantità di materiale da apportare.
La pila 2, infatti, è alta 48 m e la pila 6 raggiunge i 79 m di altezza. La posa della malta è stata eseguita con l’ausilio della pompa per calcestruzzo, intonaci e betoncini B100 della Bunker (http://www.bunker-teksped.com/it/pr3-pompacalcestruzzo/b100/index.html).
La macchina di concezione semplice e robusta si è rivelata fin da subito di facile utilizzo e di grande affidabilità: dotata di mescolatore e compressore, ha permesso in completa autonomia e continuità la preparazione e la spruzzatura del materiale fibrorinforzato fornito in sacchi.
Il lavoro di applicazione è stato svolto in totale sicurezza e comodità grazie a un sistema ascensore-binario a cremagliera che copre l’intera superficie della pila.
Le altezze raggiunte, circa 50 m, e i quantitativi giornalieri impiegati, nell’ordine di circa 16.000-18.000 kg di malta posata, rendono bene l’idea della validità della pompa, considerando anche la presenza di fibre” lunghe” nell’impasto, quindi di non facile gestione.