Pensata per lavorare anche in spazi ristretti
Al contrario degli altri modelli che utilizzano il sistema GTF, la GTF 250 RC è caratterizzata da un modulo montato su autocarro, costituito da un braccio articolato composto da due parti, di cui quella terminale è telescopica.
La configurazione del braccio permette di operare lateralmente, a terra e in negativo, ma anche di ruotare di 90° l’attrezzatura e quindi di utilizzarla in orizzontale e in verticale.
Il sistema idraulico è alimentato da un motore endotermico autonomo rispetto a quello dell’autocarro, così da ottenere una portata (220 l) e una pressione (300 Bar) necessarie a controllare i movimenti del braccio e soprattutto a permettere all’attrezzatura di operare alla massima potenza. In ordine di marcia il modulo è ruotato e il braccio è ripiegato, consentendo al mezzo di muoversi come un normale veicolo industriale.
Una volta giunti sul luogo dove si deve operare, viene spento il motore termico dell’autocarro e acceso quello ausiliario che alimenta il circuito idraulico. La macchina viene quindi posta in modalità radiocontrollo con avanzamento idrostatico e sterzatura comandata a distanza; il modulo viene poi ruotato e il braccio impostato secondo la configurazione prescelta.
Viene quindi impostata la distanza di lavoro, che è rilevata e mantenuta costante da un sensore ad ultrasuoni, così da permettere alla macchina di seguire automaticamente, e con estrema precisione, il profilo del manufatto su cui si sta operando.