La platea del monolite a spinta
Il progetto, a firma dello Studio Garassino Srl di Milano fa parte del “Programma Soppressione Passaggi a Livello” (S.P.L.) della Direzione Investimenti di RFI, con cui verranno eliminati numerosi P.L. in Liguria, di cui due a Ventimiglia mediante la realizzazione di sottovia carrabili alle p.k. 147+655 e 147+882 della linea ferroviaria Genova Sampierdarena-Confine francese.
A caratterizzare l’opera, la realizzazione di un monolite a spinta tramite il metodo Ponte Verona, su cui va a raccordarsi una porzione di monolite gettato in opera, direttamente sotto la sede ferroviaria.
Nel corso degli anni, infatti, è cresciuta l’esigenza di realizzare opere di sottopasso in corrispondenza di linee in esercizio, per cui si è evidenziata la necessità di ridurre al minimo ogni tipo di interferenza con il traffico ferroviario e, contestualmente, ridurre i tempi di realizzazione degli interventi.
In questo contesto, si inseriscono i manufatti scatolari sottopassanti linee ferroviarie, il cui principale obiettivo è l’eliminazione dei passaggi a livello e, in generale, il miglioramento delle condizioni di traffico urbano.
La tecnica usata per la realizzazione e la messa in opera di tali manufatti è quella dello “scatolare a spinta”, che consiste nella realizzazione di un sottopassaggio mediante la prefabbricazione, in apposito cantiere a lato del rilevato, di un monolite in calcestruzzo armato e la sua successiva infissione con sistema oleodinamico, all’interno del terrapieno stradale o ferroviario.
Durante la traslazione dell’opera, il binario è irrigidito da un insieme di travi parallele allo stesso e collegate tra loro da traverse poste a piccolo interasse per il sostegno della rotaia; detta struttura di irrigidimento longitudinale appoggia trasversalmente su travi in acciaio (travi di manovra) aventi la funzione di sostenere il tutto scorrendo sull’estradosso dello stesso manufatto in corso di varo.