Le caratteristiche del riciclaggio a freddo
La tecnica del riciclaggio a freddo ha assunto negli ultimi anni sempre maggiore rilevanza nell’ambito dell’ingegneria stradale grazie agli evidenti benefici, sia ambientali che economici, connessi al riutilizzo di inerti di recupero (tipicamente conglomerato bituminoso fresato) che possono essere nuovamente impiegati una volta resi idonei attraverso la miscelazione con opportune percentuali di leganti.
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1 blendIl miscelatore estraibile dotato di diversi accorgimenti per facilitarne la pulizia e la manutenzione
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2 blendL’impianto trasportato in cantiere
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3 blendIl trasporto del silo leganti
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4 blendFabrizio Tetoldini, Project Manager di Blend
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5 blendL’autotreno si sfila per il posizionamento della A240
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6 blendL’impianto mobile A240 sollevato in fase di posizionamento
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7 blendL’impianto visto dall’alto con le bocche di carico di inerti e leganti
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8 blendUna griglia di carico inerti
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9 blendL’alimentazione di leganti al silo orizzontale
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10 blendIl quadretto di comando
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11 blendLa coclea automontante
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12 blendIl nastro trasportatore per lo scarico dei conglomerati a freddo
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13 blendL’impianto mobile A240 Blend in fase di carico di un autocarro di miscele a freddo con leganti bituminosi
Il risparmio di risorse e lavorazioni delle materie prime/seconde è sempre più conveniente e importante per via dell’aumento dei prezzi di energia e materiali vergini. Quindi è fondamentale sostenere il riciclaggio dei materiali di recupero.
Da un punto di vista prestazionale le miscele, se correttamente progettate e prodotte, garantiscono resistenza e durabilità della pavimentazione paragonabili a quelle che si possono ottenere con i conglomerati a caldo, senza considerare la loro minore sensibilità alle variazioni termiche.