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Al lavoro sotto Genova

Tra le stazioni di Genova Brignole e Genova Principe, Fer.Gen (Consorzio composto da Unieco e CMB) sta costruendo su appalto di Italferr una nuova galleria di collegamento che sfocia in un grande camerone di raccordo lungo oltre 129 m con tecnologie di casseratura Doka

Al lavoro sotto Genova

Il potenziamento infrastrutturale del nodo ferroviario di Genova Voltri-Brignole, che si collega in parte alla più vasta ristrutturazione dell’asse Milano-Genova, stanzia oltre 622 milioni di Euro con obiettivi ambiziosi tra i quali spiccano: 

Immagini

  • Il secondo dei vani tecnici, inizialmente costruito come accesso a un pozzo di ventilazione addizionale con sbocco in superficie, poi adibito ad altra funzione
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    Il secondo dei vani tecnici, inizialmente costruito come accesso a un pozzo di ventilazione addizionale con sbocco in superficie, poi adibito ad altra funzione
  • Il sistema Doka SL-1 ha consentito ad Unieco di realizzare velocemente le diverse sezioni del camerone San Tomaso
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    Il sistema Doka SL-1 ha consentito ad Unieco di realizzare velocemente le diverse sezioni del camerone San Tomaso
  • La sezione di calotta con raggio minore (4,85 m) viene gettata direttamente con betonpompa rifornita da autobetoniere
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    La sezione di calotta con raggio minore (4,85 m) viene gettata direttamente con betonpompa rifornita da autobetoniere
  • Il getto della calotta avviene velocemente, con assoluta sicurezza in ogni fase per la squadra impegnata nelle operazioni
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    Il getto della calotta avviene velocemente, con assoluta sicurezza in ogni fase per la squadra impegnata nelle operazioni
  • Un dettaglio della soluzione d’angolo tra il camerone San Tomaso e il più grande dei due vani tecnici; anche in questo caso la qualità della finitura superficiale dei calcestruzzi è di notevole livello
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    Un dettaglio della soluzione d’angolo tra il camerone San Tomaso e il più grande dei due vani tecnici; anche in questo caso la qualità della finitura superficiale dei calcestruzzi è di notevole livello
  • La soluzione a portale garantita dal sistema Doka SL-1 consente alle autobetoniere di passare sotto il cassero anche in fase di getto
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    La soluzione a portale garantita dal sistema Doka SL-1 consente alle autobetoniere di passare sotto il cassero anche in fase di getto
  • Uno dei casseri modulari con puntellazione per getti contro terra Doka impiegato per la realizzazione delle spalle laterali del camerone
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    Uno dei casseri modulari con puntellazione per getti contro terra Doka impiegato per la realizzazione delle spalle laterali del camerone
  • Carlo Cattabiani, Coordinatore di Cantiere per FER.GEN. lungo il Lotto 4
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    Carlo Cattabiani, Coordinatore di Cantiere per FER.GEN. lungo il Lotto 4
  • Un dettaglio del sistema di sollevamento e armo della galleria tramite cilindri e cunei di disarmo
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    Un dettaglio del sistema di sollevamento e armo della galleria tramite cilindri e cunei di disarmo
  • il potenziamento del trasporto regionale e metropolitano, con particolare attenzione alla zona costiera e alla Val Polcevera, con l’obiettivo di separare strutturalmente il traffico metropolitano e regionale da quello viaggiatori veloci e merci; 
  • una riorganizzazione complessiva del traffico merci con una maggiore disponibilità di linee all’interno del Nodo di Genova e con attenzione particolare al traffico interzonale verso in Nord Italia e i valichi alpini;
  • il miglioramento del livello di accessibilità ai viaggiatori nelle stazioni principali del nodo di Genova;
  • l’aggiornamento delle attrezzature di segnalazione e controllo per migliorare la capacità di trasporto all’interno del Nodo di Genova e la regolarità stessa dell’esercizio.

Per raggiungere tali obiettivi verrà implementata la tratta Genova Voltri-Genova Sampierdarena con la realizzazione di un nuovo tratto in galleria, implementata la tratta Genova Piazza Principe-Genova Brignole, ridisegnato l’assetto degli impianti di stazione di Genova Voltri, Genova Sampierdarena e Genova Brignole e predisposto un sistema di impianti all’avanguardia per consentire la circolazione in assoluta sicurezza dei treni ad elevata automazione.

Nel dettaglio, lungo tutto il nodo di Genova, il progetto si articolerà sui seguenti interventi esecutivi:

  • completamento della variante di tracciato fra Voltri e Pegli, con sistemazione a PRG dalla stazione di Voltri, comprensivo della realizzazione di una nuova fermata a Palmaro;
  • prolungamento, lato levante, della bretella di Genova Voltri, via Busalla, con allaccio verso Est alla linea succursale dei Giovi in prossimità del Bivio Polcevera con completamento del quadruplicamento della linea Genova-Ventimiglia tra le stazioni di Voltri e Sampierdarena;
  • specializzazione della parte Sud della linea dei Giovi al traffico locale ed eliminazione dell’interferenza fra le linee nell’ambito della stazione di Sampierdarena; 
  • ripristino, raddoppio e collegamento della galleria delle Grazie alle gallerie Colombo e San Tomaso. Tale complesso di interventi equivale di fatto ad un sestuplicamento, per cui non vi saranno più interferenze con gli itinerari tra Genova Principe e Genova Brignole;
  • sistemazione del piano del ferro (PRG) della stazione di Genova Brignole (prima fase) per il prolungamento del servizio metropolitano da Genova Piazza Principe fino alla nuova fermata di Genova Terralba. Nell’ambito di questo piano di riorganizzazione e di riammodernamento della rete ferroviaria del nodo di Genova, il ripristino della galleria delle grazie con il collegamento alle gallerie Colombo e San Tomaso mediante camerone di raccordo è uno degli interventi principali; FER.GEN., su appalto e direzione dei lavori di Italferr, sta realizzando – nell’ambito del Lotto 4 – il camerone di raccordo. Il camerone, chiamato San Tomaso (dal nome delle gallerie ferroviarie naturali esistenti), ha uno sviluppo davvero imponente ed è caratterizzato da una geometria particolarmente complessa dovuta alle condizioni al contorno (si lavora sotto un tessuto fittamente urbanizzato) che prevede ben quattro sezioni trasversali differenti con volte a botte; le sezioni misurano da un minimo di 101 m2 (con arco rovescio di 4,7 m2) ad un massimo di oltre 208 m2 (arco rovescio di quasi 16 m2).

Ma le complessità geometriche non si fermano qui: il progetto messo a punto da Italferr prevede anche la realizzazione di due vani tecnici, uno di dimensioni ridotte con volta ribassata e uno decisamente più importante con volta a botte, utilizzato come camera di ventilazione addizionale.

Le lavorazioni prevedono, infine, tre tratti di raccordo di lunghezza variabile che connettono il camerone con le gallerie naturali esistenti, due lato stazione di Brignole e una lato stazione di Principe. Questi tratti di raccordo sono rispettivamente lunghi 8 m e 3 m e hanno una larghezza alla base di circa 4,50 m.

Lo scavo

La gestione dello scavo è stata particolarmente complessa dato che dovevano essere evitata in maniera  assoluta la trasmissione di vibrazioni alle fondazioni degli edifici sovrastanti. Per consentire a FER.GEN. di realizzare le strutture previste da progetto, il traffico ferroviario (la galleria precedente sboccava sul binario 2 della stazione di Porta Principe) è stato provvisoriamente spostato completamente sulla galleria parallela, la Colombo, che sbocca sul binario 1 di Genova Principe. Oltre al camerone verranno anche ammodernate le vecchie gallerie naturali che sono inadeguate per gestire il traffico ferroviario previsto dai piani di sviluppo di Italferr. 

Completati i lavori sul binario attualmente oggetto di ristrutturazione, questo verrà riaperto al traffico e vi verrà convogliato quello dell’altro binario per poter di conseguenza procedere anche su quella tratta alle opere di adeguamento necessarie.

Il camerone

Per realizzare il camerone, FER.GEN. ha preliminarmente riempito un tratto della galleria preesistente con un getto in calcestruzzo alleggerito; questa operazione si è resa necessaria proprio per le condizioni strutturali della galleria storica che non aveva nessun tipo di consolidamento e presentava una semplice volta in mattoni; una volta consolidato il getto, si è cominciato lo scavo di allargamento con una fresa puntuale che caricava una serie di dumper articolati mediante un nastro trasportatore. Durante il progresso dei lavori, la fresa ha incontrato difficoltà di scavo dovute alle caratteristiche della roccia, un calcare particolarmente compatto con inserti in pietra abrasiva che causava un consumo eccessivo dei picchi fresanti.

La Direzione Lavori di FER.GEN, in alcuni casi sotto il monitoraggio continuo vibrazionale, ha dovuto integrare lo scavo con l’ausilio di martello demolitore montato su escavatore cingolato. Tale scelta tecnica ha, parzialmente, rallentato i lavori di scavo in quanto la copertura dello scavo stesso era di soli 30 m e quindi il martello demolitore, per non disturbare gli abitanti delle strutture sovrastanti, poteva lavorare solo durante il giorno, con un massimo di due turni invece dei tre previsti con l’impiego della fresa. Per evitare ogni disagio e problematiche agli edifici sovrastanti, è stato anche realizzato un accurato sistema di monitoraggio con centraline fisse che registra o in tempo reale vibrazioni e eventuali cedimenti del terreno, consentendo ai Responsabili dello scavo di intervenire per eliminarli.

Il cassero

Una volta realizzato lo scavo del camerone, FER.GEN. ha cominciato a gettare (con calcestruzzo RCK 35) le varie sezioni di calotta, optando per un cassero allargabile basato su un principio di spiccata modularità; l’obiettivo era quello di tenere fisse alcune sezioni di calotta e inserire altri elementi aggiuntivi, mano a mano che la sezione della volta si allargava, passando da quella più piccola caratterizzata da un raggio di 4,85 m (circa 30 m2 di calcestruzzo per getto, con scassero a 36 ore da fine getto con RCK 25 minimo) a quella più grande il cui raggio raggiunge i 9,10 m.

Il progetto prevede anche di utilizzare la stessa configurazione di cassero impiegata per la sezione più piccola della volta principale, anche per realizzare la camera di ventilazione laterale. Come soluzione di casseratura è stata adottata la puntellazione ad alta portata Doka SL-1, fornita a Unieco da Doka a noleggio, che ha garantito un notevole risparmio grazie appunto ad un’elevata modularità degli elementi impiegati e a una loro perfetta sinergia con gli elementi di casseratura (in particolare per le cassaforme di grande superficie Top 50); la soluzione ha consentito di adattare tutte le parti standard alle diverse geometrie e a tutte le variazioni di sezione del camerone San Tomaso, con costi di noleggio davvero ridotti rispetto a soluzioni alternative.

Notevole impatto sulla scelta ha avuto anche il sistema di traslazione del sistema SL-1: la tecnologia messa a punto da Doka garantisce un andamento spedito dei lavori, con un elevato grado di sicurezza anche grazie al coordinamento di tutti gli elementi accessori, piattaforme di lavoro, accessi integrati, scale, corredati da una progettazione dettagliata sia relativa al montaggio che all’impiego.