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Un mobicat EVO per il gesso

Un frantoio mobile Kleemann Mobicat EVO MC 110 Z sta operando con successo in una cava di gesso gestita da Gyproc Saint-Gobain

Un mobicat EVO per il gesso

Kleemann contribuisce al miglioramento del ciclo produttivo

Lo scorso Giugno la cava di Monte Tondo ha ricevuto un frantoio mobile Kleemann Mobicat EVO MC 110 Z che è andato ad aggiungersi agli altri mezzi del parco macchine destinato alla produzione. Il frantoio è il primo prodotto Kleemann acquistato da Gyproc Saint-Gobain Italia e rappresenta senz’altro un passo importante per migliorare la produttività della cava. Il ciclo in essere prima dell’arrivo del nuovo frantoio mobile prevedeva infatti che, dopo le volate, i blocchi di eccessiva dimensione fossero ridotti a pezzatura più contenuta con il martello idraulico e venissero poi trasportati con un dumper fino a un pozzo di gettito, dove raggiungevano un grande frantoio sistemato in sotterraneo. Il materiale, ridotto a una pezzatura più contenuta, veniva quindi convogliato attraverso un nastro trasportatore esterno per la frantumazione secondaria e il carico sugli autocarri che lo portavano allo stabilimento. Il sistema, che negli anni aveva dato ottimi risultati, si era tuttavia rivelato di oneroso mantenimento, specie alla luce del minore assorbimento dello stabilimento dovuto alla contrazione delle richieste del mercato. Questa riduzione della domanda ha peraltro anche visto calare le quantità di materiale venduto alle cementerie che utilizzano il gesso per la produzione di leganti tipo Portland e ha quindi portato la produzione, in passato giunta fino a punte di 600.000 t/anno, a stabilizzarsi intorno alle 200.000 t/anno attuali.

Vi erano tuttavia motivazioni anche di carattere logistico e operativo che imponevano un cambiamento. La manutenzione degli impianti in sotterraneo, e in particolare di quello per la frantumazione primaria, risultava molto laboriosa per via della ridotta accessibilità e richiedeva inoltre procedure di sicurezza mirate, come del resto sottolineato dal Direttore Tecnico Minerario di Gyproc Saint-Gobain Roberto Margutti: “L’acquisto del frantoio mobile Kleemann deve essere inquadrato nell’ambito di un piano generale di razionalizzazione della produzione, che tra l’altro è anche volto a migliorare ulteriormente le condizioni di sicurezza. In sostanza, il frantoio mobile permette di trasferire la frantumazione primaria a ridosso dell’area dove il materiale si accumula dopo le volate e lo riduce ad una pezzatura 0-160 mm prima di raggiungere l’impianto di frantumazione secondaria posto in sotterraneo”. Il frantoio Kleemann, oltre quindi ad evitare l’utilizzo dell’impianto per la frantumazione primaria esistente, ora in fase di dismissione, ha migliorato le prestazioni di quello per la frantumazione secondaria che, ricevendo una pezzatura più contenuta e uniforme, può produrre di più senza richiedere le frequenti manutenzioni necessarie cui era soggetto in precedenza. L’acquisto del frantoio mobile Kleemann è dunque un elemento senz’altro decisivo per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla direzione tecnica.

I vantaggi del frantoio mobicat EVO MC 110 Z

Come tutti i frantoi mobili Kleemann, anche il Mobicat EVO MC 110 Z acquistato da Gyproc offre del resto una serie di vantaggi. Presso la cava di Monte Tondo è infatti in grado di produrre 210 t/ora frantumando un materiale caratterizzato da valori di LA 27, indice di frantumabilità pari al 50% e massa in mucchio di 1,35 t/m3. Con dimensioni massime nella tramoggia di 800x500x300 mm, i blocchi di solfato di calcio passano da una pezzatura 0-500 mm a una di 0-160 mm, che risulta ideale per la frantumazione secondaria (con una pezzatura finale di 0-60 mm) che può adesso beneficiare di una migliore fluidità della produzione.

Questo è possibile grazie alle caratteristiche del Mobicat EVO MC 110 Z, tra le quali spicca anche un sistema di prevagliatura che livella in modo ottimale il materiale nella tramoggia, permettendo volumi di produzione costanti. La capacità produttiva è poi ulteriormente migliorata dal sistema CFS (Continuos Feed System) che, grazie alla reversibilità del movimento, permette di sbloccare il sistema di frantumazione senza necessità di ricorrere a tempi lunghi e operazioni complesse. Il frantoio presenta inoltre il vantaggio di offrire consumi contenuti, nonostante la grande potenza in rapporto alle dimensioni, grazie al sistema Diesel-Direct-Electric per cui la trasmissione diretta idraulica aziona le mascelle attraverso una cinghia, mentre il nastro trasportatore e il prevaglio sono azionati con un motore elettrico alimentato da un generatore; tale sistema che permette di abbassare di circa il 30% il consumo rispetto ai frantoi mobili dotati di sistemi tradizionali di tipo idraulico. Come riferitoci dal Responsabile Tecnico della cava, Silvano Sartor, il frantoio mobile ha, e avrà sempre di più, un impatto positivo sulla produzione: “Questo frantoio è stato davvero un acquisto importante perché fa parte di un piano che ci porterà da un lato a tarare la produzione sulle reali richieste dello stabilimento, ma dall’altro comporterà anche miglioramenti di carattere logistico evitando che il personale sia disperso in cava in varie aree distanti fra loro come avveniva prima, con evidenti vantaggi per la sicurezza e la produttività. Da quando utilizziamo il frantoio mobile e abbiamo sospeso l’utilizzo del grande impianto in sotterraneo, abbiamo già apprezzato un generale miglioramento dell’organizzazione del ciclo produttivo, così come un contenimento dei costi di gestione”.