Avere una chiara visione di mercato è tutt’altro che semplice, soprattutto in un periodo in cui gli andamenti e le risposte sono sinusoidali. La famiglia Vaccari però, proprietaria dell’omonimo Gruppo estrattivo con sede in provincia di Vicenza, non si fa sicuramente scoraggiare e, sull’onda dei continui investimenti aziendali, si è posta alcune fondamentali domande.
L’evoluzione del mercato richiede un’elasticità sempre maggiore che, nella grande maggioranza dei casi, si scontra con la razionalizzazione produttiva. Se questo scoglio è superabile nel mercato degli inerti, dove il materiale messo a cumulo rappresenta una riserva da alimentare con costanza anche riempiendo i tempi morti, non è così semplice per i conglomerati bituminosi a caldo.
Le maggiori difficoltà organizzative e logistiche, però, arrivano proprio da questi ultimi. Il costo medio dell’accensione di un impianto per produrre conglomerati bituminosi si aggira intorno ai 400 Euro circa.
Tale elemento scoraggia molto spesso la fornitura di piccole quantità nelle giornate in cui l’impianto rimane spento, senza contare quando la struttura produttiva è impegnata in qualche grande fornitura in cui è difficile inserire piccoli ordinativi, soprattutto se il tipo di materiale richiesto è diverso rispetto a quanto si sta producendo in quel momento.
Ma il mercato presenta anche un portafoglio di lavori di piccole e medie dimensioni spesso non così programmabili come si vorrebbe, richiedendo piccole quantità difficili da gestire in modo razionale che rappresentano una fetta importante di fatturato per i Produttori di conglomerati bituminosi.