Analisi delle curve granulometriche e proporzionamento iniziale degli aggregati
Al fine di garantire una adeguata lavorabilità degli impasti durante la costruzione e una adeguata durabilità del materiale in opera, è necessario disporre di miscele bituminose con valori di vuoti intergranulari (e di conseguenza bitume) superiori rispetto a quelli ottenibili mediante le curve granulometriche di massima densità.
Pertanto, per ottenere un contenuto di vuoti intergranulari sufficiente, la granulometria delle miscele di prova non deve seguire precisamente la curva di massima densità (mediante la quale si otterrebbe, infatti, un volume di vuoti troppo basso) ma deve discostarsi significativamente da essa.
Per avere una rappresentazione grafica più chiara dell’andamento della curva granulometrica preliminare ottenibile con gli aggregati disponibili, di come questa si discosta dalla curva di massima densità e di come intervenire per apportare le modifiche necessarie, durante il proporzionamento degli aggregati (definizione delle percentuali iniziali secondo cui dosare le diverse classi granulometriche) si può considerare che maggiore è la deviazione dalla linea di zero sul grafico CMD, maggiore sarà il contenuto di vuoti nella miscela risultante.
Il metodo di Bailey per il proporzionamento degli aggregati e composizione volumetrica delle miscele
Il contenuto di vuoti intergranulari dipende da:
- metodo di compattazione (per esempio Marshall) ed energia impiegata (per esempio numero di colpi);
- caratteristiche dei granuli (forma, tessitura superficiale, resistenza meccanica);
- distribuzione granulometrica (grado di assortimento dimensionale degli elementi granulari).