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Miscele stradali ad elevata valenza ambientale

I conglomerati bituminosi tiepidi preparati con scoria d’acciaieria

Miscele stradali ad elevata valenza ambientale

La resistenza a fatica

Prove dinamiche impulsive in configurazione di trazione indiretta (UNI EN 12697-24) sono state altresì utilizzate per la valutazione della resistenza a fatica del conglomerato bituminoso tiepido realizzato con scoria di acciaieria. Le prove sono state condotte in regime di controllo di tensione alla temperatura di 20 °C, con un rise-time di 124 ms e un periodo di ripetizione dell’impulso pari a 1,5 s.

I risultati mostrano come le miscele tiepide, caratterizzate da ridotta rigidezza iniziale e quindi – verosimilmente – da minore fragilità, siano in grado di garantire un incremento della vita a fatica rispetto alla miscela hot (tradizionale) di controllo. Un leggero decremento di prestazioni, seppur sempre superiori a quelle della miscela di controllo HMA_L, si registra, però, nel caso delle miscele preparate con scorie di acciaieria, probabilmente a causa della maggiore fragilità della malta bituminosa contenente frazione “sabbiosa” proveniente anche da scoria di acciaieria.

La resistenza alle deformazioni permanenti

La caratterizzazione meccanica ha previsto, inoltre, la valutazione della resistenza alle deformazioni permanenti sottoponendo i campioni delle diverse miscele oggetto di studio a prove di Creep assiale ciclico in accordo con la Normativa UNI EN 12697-25. È possibile notare come l’evoluzione delle deformazione sia caratterizzata da una prima fase di “assestamento”, nella quale il tasso di crescita della deformazione (Creep Rate) diminuisce, ed una seconda fase (predominante) in cui la deformazione cresce con un Creep Rate pressoché costante. In accordo con la Normativa europea, per la stima delle prestazioni della miscela nei confronti delle deformazioni permanenti occorre far riferimento non tanto alla deformazione finale raggiunta, quanto, principalmente, alla pendenza della parte lineare della curva.

Le miscele oggetto di studio hanno mostrato comportamenti molto simili, con Creep Rate ridotti (< 0,3 μstrain/ciclo) e deformazioni finali trascurabili (< 0,6%). Tale evidenza sperimentale consente di affermare che né l’utilizzo dell’additivo Warm né l’inserimento di aggregati provenienti da scoria di acciaieria produce un decremento delle prestazioni delle miscele in termini di resistenza alle deformazioni permanenti, nonostante le minori rigidezze registrate a causa delle ridotte temperature di miscelazione e compattazione.

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