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La strada dei diamanti

La CMC, Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna, sta costruendo una strada sulle montagne del Lesotho, in Sudafrica: Marini, Gruppo Fayat, è in prima linea con il suo nuovo impianto eTOWER 2000 E206

La strada dei diamanti

La soluzione di Marini: l’eTOWER 2000 E206

Partendo da questo scenario, la Marini ha proposto alla CMC un nuovo impianto capace di rispondere perfettamente alle esigenze produttive del cantiere di alta quota, facile da trasportare, e soprattutto che possedesse tutte le tecnologie “green” che caratterizzano gli impianti Marini di ultima generazione. La scelta della CMC è finita su un eTOWER 2000 E206, un impianto agile e facilmente trasferibile, in cui i componenti possono essere facilmente trasportati, inseriti in container. A questo punto, la Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna ha optato per associare all’eTOWER 2000 una barra di filtrazione maggiorata per ridurre gli effetti dell’altitudine sulla produzione. Parliamo di un tamburo Marini E206 posizionato con il filtro sopra alla camera di essiccazione, al fine di assicurare significativi risparmi energetici e di gestione del cantiere.

Una soluzione utile a rimanere nel budget dei costi, ma che al contempo strizza l’occhio alla natura e all’ecologia. L’eTOWER è ovviamente concepito per poter beneficiare di tutti i recenti sviluppi in materia di produzione di conglomerati tiepidi, che si basano sull’iniezione di additivi liquidi o solidi, sulla produzione di bitume schiumato o sull’utilizzo di cicli specifici per l’introduzione del riciclato. Quindi è un impianto capace di soddisfare anche l’esigenza della CMC di utilizzare un additivo, un flussante per il bitume che consente di lavorare a –8°C. In questo cantiere anche l’approvvigionamento di bitume risulta problematico: le cisterne per il trasporto del bitume non riescono infatti ad affrontare le strette curve che portano all’impianto. Così ci si rifornisce con l’impiego di fusti, con tutte le difficoltà che questo comporta: per ovviare a ciò la CMC si è dotata di un forno di fusione per bitume in fusti e di un impianto per modificare il bitume, fornito dalla filiale turca di Marini. Oggi l’eTOWER 2000 E206 è in funzione e fra qualche mese la strada in Lesotho verrà ultimata. Sì, perché gli Italiani le strade le sanno fare per davvero: sarà per questo che tutte, anche quelle più difficili del Lesotho, alla fine portano sempre a Roma?