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L’attualità dei bitumi modificati – seconda parte

Il confronto tra bitumi normali e modificati con polimeri: esperienze di durabilità in laboratorio e in campo

L’attualità dei bitumi modificati - seconda parte

Invece nel livello sottostante si ritrova il polimero e per ciò ha ancora buone proprietà meccaniche.

Conclusioni

Questo studio mette in luce le proprietà dopo un invecchiamento in opera di un bitume normale a confronto con quelle di un bitume modificato ottenuto con processo di cross-linking (quello di TotalErg), per valutare il comportamento dei materiali e migliorare la durabilità dei tappeti d’usura.

L’analisi ha interessato periodo di servizio dell’opera che arriva fino a 19 anni per il bitume modificato (Styrelf 13/80) ed a 14 anni per il bitume convenzionale.

L’analisi del gradiente d’invecchiamento nell’usura di 19 anni è servita a verificare quanto i valori dell’intero spessore fossero pertinenti e analizzare l’eccezionale resistenza alla propagazione della fessurazione.

Sulla base dei risultati si possono trarre le seguenti conclusioni:

  • l’invecchiamento in opera ha effetti più importanti su un asfalto semplice che su quello con bitume modificato Styrelf.
  • il bitume modificato reticolato (“cross linked PmB”) riporta un grado di ossidazione molto più basso. Questo ridotto invecchiamento è spiegato da una omogenea ripartizione polimerica nella matrice. La peculiarità dei bitumi modificati “reticolati” (Styrelf) è la matrice polimerica omogenea e stabile a prescindere del livello di modifica.
  • l’invecchiamento simulato con PAV (25 ore) è equivalente a diversi anni di servizio in opera. Qui l’equivalenza è qui valutata attorno agli 8-19 anni. Non è possibile una maggiore precisione per la bassa variabilità in questo arco di tempo;
  • il PAV e l’invecchiamento reale in opera non sembrano equivalenti se si leggono i gradi di ossidazione con i parametri chimici funzionali;
  • il legante estratto dall’intero spessore dello strato d’usura dà valori medi delle caratteristiche mentre nel materiale sono disomogenei.
  • l’invecchiamento dei primi 15 mm è dovuto dall’ossidazione e non dal traffico.
  • più in profondità, il legante è protetto dall’ossidazione e l’influenza del traffico è più evidente: il legante invecchia più velocemente in una pavimentazione soggetta al traffico. Senza traffico, il legante in profondità invecchia come se fosse rimasto chiuso nel barattolo. Questo spiega il ritardo nella fessurazione con questo particolare bitume modificato capace di conservare alta coesione anche dopo 19 anni;
  • complessivamente il comportamento a lungo termine del modificato usato in questo studio (Styrelf) presenta elevate e inattese performance, e la perdita di proprietà meccaniche rimane relativamente bassa e stabile oltre 8 anni, fino a 19 anni.

Ovviamente, queste conclusioni sono limitate al perimetro di questo studio.

Altri tipi di bitume modificato o bitumi normali potrebbero comportarsi diversamente in opera per un lungo periodo.

Il presente articolo è stato tratto da una memoria di Pankaj Kumar Jain, S. Dreessen, T. Gallet, M. Pittet, A.G. Dumont