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Il progetto LIFE Nereide per pavimentazioni stradali a bassa emissione sonora

Dal polverino di gomma riciclata da pneumatici fuori uso al fresato d’asfalto, le nuove pavimentazioni prodotte e posate con tecnologia “Warm” riducendo del 30% le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici

Il progetto LIFE Nereide per pavimentazioni stradali a bassa emissione sonora
L’individuazione dei siti sperimentali

I tratti di strada urbana oggetto di intervento sono stati scelti sulla base di un indice di priorità legato alla presenza contemporanea di più plessi scolastici e di oltre 800 persone esposte a livelli di rumore diurni superiori a 65 dB(A). Il primo sito sperimentale, che complessivamente si estende per una lunghezza di 2.400 m, è stato individuato sulla S.R.T. 439 “Sarzanese-Valdera” nel comune di Massarosa (LU).

Il progetto delle miscele sperimentali e Life Cycle Assessment

Il mix design delle miscele rappresenta senza dubbio la task più importante del progetto; un’approfondita conoscenza dei materiali costituenti, della composizione volumetrica e delle caratteristiche meccaniche della miscela addensata è fondamentale per prevederne il comportamento in opera.

Dopo una revisione dello stato dell’arte sulle tecnologie esistenti, finalizzata alla definizione delle massime quantità di materiali riciclati (polverino di gomma e fresato) che possono essere utilizzate nelle miscele e all’individuazione di additivi o tecnologie specifiche impiegati per la riduzione delle temperature di stesa e messa in opera, è stato condotto il mix design in laboratorio delle miscele previste nel primo periodo di stesa.

Nel dettaglio, si tratta di:

  • due miscele di controllo “tradizionali” a caldo;
  • una miscela drenate 0-12;
  • una miscela Splittmastix Asphalt (SMA) 0-12;
  • quattro miscele innovative “a tiepido”, contenenti polverino di gomma a granulometria discontinua, di cui due con assortimento granulometrico tipo “open graded” e due tipo “gap graded”; per ciascun assortimento granulometrico, saranno utilizzate le due metodologie di introduzione del polverino all’interno del conglomerato bituminoso (processo “dry” e “wet”).