Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Bitumi e leganti bituminosi: la Normazione europea e il contributo italiano

Il tema della Normazione sui bitumi: le novità più importanti, sia per le Norme di specifica che per quelle dei metodi di prova, di una materia tanto importante che merita la giusta attenzione e curiosità

Bitumi e leganti bituminosi: la Normazione europea e il contributo italiano

Allo stesso modo e per analoghe motivazioni di praticità, anche per la viscosità cinematica a 135 °C si è introdotta la possibilità di determinare la viscosità non più solo attraverso l’uso del capillare, che rimane il metodo di riferimento in caso di disputa, ma anche secondo i metodi EN 13302 o EN 13702. Per quanto riguarda il bitume gradazione 20/30 (in verità poco utilizzata nel mercato italiano), si è introdotta la richiesta di un valore minimo per la temperatura di rottura Fraass, pari a ─2 °C, nell’ottica di garantire le proprietà a freddo anche per questa gradazione (in precedenza non vi era il limite).

Con la nuova versione, inoltre, sono stati adeguati il paragrafo 6 e l’annesso ZA relativi alla marcatura CE alle novità, più che altro linguistiche, introdotte con il regolamento UE 305/2011 (CPR).

La novità di interesse soprattutto in una prospettiva futura è l’aggiunta di un Annesso che prevede di riportare alcune determinazioni prestazionali come valori informativi per l’utilizzatore. Si tratta di determinazioni correlate alla capacità del legante di rispondere elasticamente ai carichi imposti a seconda delle temperature di esercizio e quindi teoricamente di contrastare i fenomeni di ormaiamento e di fratture a freddo.

Successivamente alla votazione del 19 Ottobre, però, nel corso del Plenary Meeting TC 336 svoltosi a Bruxelles a Novembre, presenti come delegati italiani, è emerso che la nuova
versione, pur essendo stata approvata all’unanimità, era stata oggetto di commenti da parte del consulente CEN in materia di materiali da costruzione, commenti che vanno “risolti” per poter procedere alla pubblicazione sul OJEU.

Emerge una certa preoccupazione da parte della Commissione: l’indirizzo è che tutte le richieste dei singoli Paesi siano accolte, ma al contempo non rappresentino un vincolo al libero mercato. Proprio per tener conto di tale indirizzo si è avuto come conseguenza un certo ritardo nella pubblicazione sull’OJEU di numerosissime Norme, nei più svariati settori, che se da un lato sono già approvate dal CEN non costituiscono ancora il riferimento per la marcatura CE perché in attesa della pubblicazione sul giornale ufficiale.