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Una rotonda… sul lago

Siamo al confine fra Perledo e Varenna, la splendida località turistica del Lario Orientale dove si è da poco realizzata una rotatoria di piccole dimensioni, a sbalzo sull'acqua, funzionale al miglioramento dell'accessibilità da Nord al centro lacustre e al suo by-pass per i transiti di medio raggio lungo la SP 72

Una rotonda... sul lago

Chissà qual è stata, a suo tempo, la genesi del toponimo Malpensata, dove sorge la rotatoria di piccole dimensioni realizzata dal Settore Viabilità della Provincia di Lecco e inaugurata nel Maggio 2014. 

Immagini

  • L’inquadramento geografico
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    L’inquadramento geografico
  • La fotosimulazione del progetto della nuova rotatoria a precedenza interna, realizzata lungo la SP 72, alle porte di Varenna (accesso Nord)
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    La fotosimulazione del progetto della nuova rotatoria a precedenza interna, realizzata lungo la SP 72, alle porte di Varenna (accesso Nord)
  • Lo stato di fatto dell’intersezione prima dell’intervento di razionalizzazione e la trasformazione in rotatoria
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    Lo stato di fatto dell’intersezione prima dell’intervento di razionalizzazione e la trasformazione in rotatoria
  • La vista frontale dello stato di fatto dell’intersezione
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    La vista frontale dello stato di fatto dell’intersezione
  • La planimetria dello stato di fatto dell’intersezione alla Malpensata
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    La planimetria dello stato di fatto dell’intersezione alla Malpensata
  • La planimetria del progetto della piccola rotatoria a precedenza interna realizzata a sbalzo sul lago
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    La planimetria del progetto della piccola rotatoria a precedenza interna realizzata a sbalzo sul lago
  • La sezione di progetto
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    La sezione di progetto
  • Una ripresa dal fronte lago prima dell’intervento
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    Una ripresa dal fronte lago prima dell’intervento
  • Una fotosimulazione del prospetto
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    Una fotosimulazione del prospetto
  • Una ripresa dal fronte lago a rotatoria realizzata
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    Una ripresa dal fronte lago a rotatoria realizzata
  • Il cantiere: sono ben visibili gli spazi ristretti in cui si è lavorato, mantenendo aperta la strada alla circolazione
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    Il cantiere: sono ben visibili gli spazi ristretti in cui si è lavorato, mantenendo aperta la strada alla circolazione
  • Il cantiere: sono ben visibili gli spazi ristretti in cui si è lavorato, mantenendo aperta la strada alla circolazione
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    Il cantiere: sono ben visibili gli spazi ristretti in cui si è lavorato, mantenendo aperta la strada alla circolazione
  • Il cantiere: sono ben visibili gli spazi ristretti in cui si è lavorato, mantenendo aperta la strada alla circolazione
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    Il cantiere: sono ben visibili gli spazi ristretti in cui si è lavorato, mantenendo aperta la strada alla circolazione

Vero è che la nuova intersezione a precedenza interna lungo la SP 72, alle porte di Varenna, di “malpensato” non ha proprio nulla. Anzi, si tratta di una soluzione progettata in punta di fioretto e realizzata a regola d’arte. 

Due gli elementi di forza del progetto: la terrazza artificiale realizzata sul lago per l’inserimento della nuova intersezione a precedenza interna e la cura nella scelta di materiali e finiture, che hanno reso l’impatto del nuovo manufatto quasi impercettibile alla vista dal lago.

Lo snodo su cui si è intervenuti è un passaggio obbligato per accedere a Varenna e al suo porto (dove attraccano anche i ferry boat da e per Bellagio), per raggiungere la SS 36 (che collega il lago di Lecco a Milano e alla Svizzera) e per interscambiare con la strada per Esino Lario, che è un’altra località turistica sui monti retrostanti. 

Alcune fondamentali manovre di scambio erano però interdette. La viabilità esistente consisteva in una intersezione a “Y” derivata dalla confluenza della strada napoleonica, a lago, con la SP 72 in galleria, destinata al traffico di attraversamento di Varenna. La geometria dello schema viabilistico comprendeva un angolo acuto, molto stretto, alla confluenza dei due rami della “Y”, che impediva le manovre di svolta a destra, per chi proveniva dalla strada a lago in direzione Lecco. Infine, entrambi i rami della “Y” confluiscono in gallerie di diversa lunghezza, appena oltrepassato il punto di biforcazione, per cui nella precedente gestione dell’intersezione l’immissione della Strada Comunale nella Strada Provinciale risultava particolarmente delicata, specie a causa della velocità in uscita dalla galleria della SP 72, non solo nei mesi estivi di intenso traffico turistico con destinazione Varenna.

Uno snodo viabilistico piccolo ma di particolarmente complessità. 

La soluzione viabilistica di progetto si è delineata da subito come univoca (opzione rotatoria a precedenza interna) ma gli spazi su cui intervenire erano decisamente angusti, stretti fra lo strapiombo dei monti e l’immanenza del lago. Si è resa necessaria una progettazione attenta, considerato il contesto storico-paesaggistico in cui si andava a intervenire, per combinare gli elementi fisico-naturali con quelli geometrici della nuova intersezione, che hanno visto una fruttuosa collaborazione fra gli Uffici Tecnici della Provincia di Lecco (che hanno firmato il progetto) con la Soprintendenza ai Beni ambientali e paesaggistici di Milano.

La forte identità paesaggistica del territorio ha offerto una precisa ispirazione nella scelta degli stilemi prospettici del terrazzamento sul lago su cui si è inserita la rotatoria e ha avuto nell’adozione degli archi ribassati la riproposizione in chiave contemporanea di quelle “finestre ad arco”, già presenti nelle stampe dei vedutisti del primo Ottocento e oggi parte integrante della percezione visiva del paesaggio del lago.

Gli aspetti progettuali

Il primo tema progettuale che si è posto è stato a livello planimetrico. 

L’inserimento della nuova rotatoria necessitava di uno spazio di almeno 22 m di diametro e ne erano a disposizione solo 14. Si è dovuto giocoforza realizzare una terrazza sul lago, di almeno 8 m di sbalzo, per contenere l’ingombro della nuova rotatoria e della connessa passeggiata pedonale. Si è deciso di sfruttare pienamente un tratto di terreno libero di proprietà demaniale, privo di costruzioni o giardini storici sottostanti, nelle immediate vicinanze della biforcazione, che consentisse di modificare il profilo della strada a vantaggio delle nuove necessità viabilistiche.

Inoltre, è stato opportunamente retrocesso il cordolo di raccordo fra i due rami della Y, in modo da consentire la svolta a destra diretta, per il traffico in uscita dalla strada comunale di Varenna in direzione Lecco, senza immettersi in rotatoria. 

Il secondo tema è stato relativo alla sezione e al prospetto: occorreva reggere lo sbalzo, affondando i setti in acqua, ma al contempo scegliere una soluzione visiva che rendesse il tutto coerente con il contesto.

Si è deciso quindi di combinare ingegneria ed estetica.

Da questa convinzione è derivata la scelta di coprire la parte alta dei due setti in calcestruzzo armato e tutto il nuovo solettone dello sbalzo con tre archi ribassati rivestiti di pietra locale, creando una forte continuità percettiva con il muraglione retrostante (che copre un montacarichi), che tanto richiama i muri paramassi che spesso si incontrano percorrendo la strada a lago.

La percezione dall’acqua è di una struttura lineare, come fosse un ponte, mentre risulta illeggibile il profilo tondeggiante dell’intersezione a rotatoria.

Il tutto, si consideri, è stato elaborato in subordine alle verifiche di fattibilità ambientale dell’opera viabilistica, che si inserisce in un contesto vincolato sul piano paesaggistico e di particolare fragilità territoriale.

Le valutazioni ambientali

Il territorio è contermine al lago ed è considerato di notevole interesse pubblico, in quanto “bellezza panoramica” ai sensi degli artt. 136, 141, 157 D.Lgs. n° 42/2004.

Tuttavia, una volta verificato che l’intervento di razionalizzazione dell’intersezione ricadeva in aree già edificate dalla strada esistente e che l’aggetto sul lago sarebbe stato solo parziale, senza ulteriori opere aggiuntive, l’autorizzazione paesaggistica è stata rilasciata con opportuni suggerimenti di mitigazione dell’impatto visivo (rivestimento in pietra delle nuove opere d’arte), di salvaguardia degli affioramenti rocciosi e delle essenze arboree esistenti, nonché di ripristino degli inerbimenti che nelle fasi temporanee del cantiere fossero stati compromessi.

L’opera, infatti, è stata opportunamente valutata come “moderatamente invasiva”.

Anche sul piano dell’acqua si è realizzata una piattaforma di minime dimensioni, per l’appoggio dei setti, senza che questo andasse ad interferire con la flora o con la fauna ittica del lago. Quindi, un via libera “condizionato” da parte degli Enti preposti alla tutela del paesaggio, per i quali tuttavia non è mai venuta meno la consapevolezza che la realizzazione della nuova intersezione potesse introdurre nuovi elementi di qualità e di interesse per il paesaggio circostante.

La gestione del cantiere

L’adeguamento dell’intersezione della Malpensata ha reso necessarie particolari attenzioni a livello di gestione del cantiere per i rischi inevitabili derivati dalle interferenze con i flussi di traffico presenti lungo la strada provinciale ma anche per il fatto che le lavorazioni si sono eseguite in prossimità del lago, con presenza costante di acqua. Inoltre, si consideri che la SP 72 “dello Spluga” è un’arteria viabilistica di primaria importanza per la sponda orientale del Lario, che, oltre a svolgere il collegamento fra gli insediamenti costieri (Lierna, Mandello, Abbadia), è l’unica alternativa viabilistica alla SS 36, in caso di suo blocco parziale o totale. 

Per questa ragione sono state previste chiusure solo nelle ore notturne delle lavorazioni più complesse mentre per quelle di scavo e asfaltatura si sono limitate al massimo le interferenze con la viabilità, attuando opportunamente un senso unico alternato regolato da impianto semaforico.