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Difesa del suolo: progettazione delle opere

Di recente sono state ufficialmente presentate, presso l'Auditorium del Grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia

"Linee di indirizzo per la progettazione delle opere di difesa del suolo"

L’iniziativa si inquadra nell’ambito di un accordo di collaborazione sottoscritto dall’Assessore al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti con le Consulte e gli Ordini Professionali della Lombardia, per sviluppare e promuovere il patrimonio di competenze e conoscenze nel settore della difesa del suolo.

Immagini

  • La frana causata dall’alluvione del 2002 a Capizzone, in Valle Imagna (BG) (Studio Griffini)
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    La frana causata dall’alluvione del 2002 a Capizzone, in Valle Imagna (BG) (Studio Griffini)
  • Un fenomeno di crollo in comune di Collio (BS)
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    Un fenomeno di crollo in comune di Collio (BS)
  • Un intervento di soil nailing con geocomposito MacMat R (Officine Maccaferri SpA)
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    Un intervento di soil nailing con geocomposito MacMat R (Officine Maccaferri SpA)

L’opera non rappresenta un manuale tecnico di progettazione, bensì indica un approccio metodologico, completo ma non rigoroso, dove si descrivono i contenuti propri delle varie fasi progettuali delle opere di difesa del suolo.

Il gruppo di lavoro che ha redatto le Linee di Indirizzo è costituito da Tecnici, Liberi Professionisti o Funzionari della P.A., rappresentanti di tutte le componenti professionali che interagiscono con il territorio, quale espresso riconoscimento della multidisciplinarietà come cardine su cui investire per l’accrescimento della qualità progettuale.

Nello specifico, l’obiettivo ispiratore di questo lavoro nasce dalla volontà di contribuire al raggiungimento di un livello adeguato di sicurezza dagli eventi naturali nei territori caratterizzati da una significativa fragilità sotto il profilo idraulico e idrogeologico, tanto più nei contesti di urbanizzazione e antropizzazione, attraverso una riflessione su sviluppo e contenuti del momento progettuale.

La validità di questa opera esce dai confini regionali lombardi per essere applicata dove si rilevano analoghe esigenze, cioè laddove è necessario un approccio metodologico organico e multidisciplinare in contesti idrogeologicamente critici.

Inoltre individua un percorso progettuale, spesso complementare se riferito al contesto della progettazione di grandi opere infrastrutturali, da non sottovalutare né sottostimare.

Queste linee di indirizzo costituiscono, in definitiva, uno strumento offerto a chi, sia operando nella P.A. che come Professionista, assume la responsabilità di realizzare opere di difesa del suolo, anche a servizio delle infrastrutture.

Le tipologie di dissesti idrogeologici trattati, propri della Regione Lombardia ma riscontrabili in altri contesti regionali, sono divise in:

  • progettazione delle opere idrauliche;
  • difesa dal rischio frane;
  • progettazione delle opere di difesa da crolli e caduta massi;
  • difesa dai fenomeni valanghivi.

A completamento dell’opera una trattazione sulle caratteristiche dei materiali geosintetici utilizzabili in questi contesti. Come già da tempo richiamato in vari atti di natura scientifica e legislativa, le problematiche connesse alla difesa del suolo comportano la necessità di affrontare, analizzare e, possibilmente, comprendere sistemi naturali complessi, non facilmente schematizzabili, che richiedono un approccio multidisciplinare ed una visione a più dimensioni; in una parola si tratta di avere un approccio di tipo ontologico, nel senso che il progetto deve derivare da un insieme di informazioni (oggettive), organizzate in forma gerarchica, comprendenti tutte le entità rilevanti e le loro relazioni all’interno di un “dominio”.

Partendo da queste considerazioni di base, sono state elaborate le linee di indirizzo mirate a definire i contenuti di massima dei progetti delle opere di difesa del suolo, arricchiti da particolari accorgimenti e attenzioni da dedicare ad aspetti suscettibili di criticità; un valore aggiunto apportato dalle esperienze dei tecnici che operano sul territorio, con l’obiettivo di fornire una guida ai professionisti e al contempo garantire che nei Bandi di progettazione emanati dalla Pubblica Amministrazione siano introdotti dei parametri volti a ricercare una elevata qualità progettuale.

Un duplice obiettivo, quindi, che concorre ad una ben precisa finalità: aumentare l’efficacia generale degli interventi di difesa del suolo, a salvaguardia dei contesti ambientali e abitativi interessati.