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L’impatto dell’aviazione civile sull’ambiente

L’agenzia europea dell’Aviazione ha pubblicato un rapporto su un tema molto sentito

L’impatto dell’aviazione civile sull’ambiente

Un efficiente coordinamento tra le parti interessate è di vitale importanza per lo sviluppo delle misure esistenti e per affrontare le problematiche ambientali, in modo da garantire il successo a lungo termine del settore dell’aviazione.

Il numero di voli è cresciuto dell’8% tra il 2014 e 2017 e si presume possa aumentare del 42% tra il 2017 e il 2040. I progressi tecnologici, il rinnovo della flotta e la maggiore efficienza operativa hanno in parte compensato l’impatto della crescita recente, anche se a partire dal 2014 è stato osservato un aumento delle emissioni acustiche e di sostanze inquinanti.

Nel 2016, infatti, l’aviazione produceva il 3,6% delle emissioni di gas serra dell’UE e il 13,4% di quelle legate al settore dei trasporti. L’efficienza ambientale dell’aviazione è in progressiva crescita ed entro il 2040 si prevedono ulteriori miglioramenti nel consumo di carburante per passeggero-chilometro percorso (12%) e dell’energia acustica per ogni volo effettuato (24%).

D’altro canto, entro il 2040, le emissioni di CO2 e NOX dovrebbero aumentare, rispettivamente, del 21% e 16%. Un settore non ancora sviluppato è quello dei carburanti alternativi per l’aviazione.

Il loro impiego è al momento minimo e potrebbe restare limitato nel breve periodo, malgrado il fatto che possono offrire un importante contributo alla mitigazione dell’attuale e del futuro impatto dell’aviazione sull’ambiente.

È crescente l’interesse verso gli “Electro-fuel”, carburanti alternativi a emissioni zero, da parte dell’industria. Tuttavia, ad oggi sono stati presentati pochi progetti dimostrativi a causa degli elevati costi di produzione.

Solo sei percorsi di produzione del carburante a base biologica sono stati certificati e altri sono in via di approvazione. L’Unione Europea è in grado di aumentare la capacità di produzione del carburante a base biologica per il settore dell’aviazione, anche se l’utilizzo da parte delle Compagnie aeree resta limitato a causa di numerosi fattori, tra cui il maggior costo rispetto al carburante convenzionale e la bassa priorità assegnata nella maggior parte delle politiche nazionali sulla bioenergia.