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La riforestazione di territori per ridurre le emissioni di CO2

L'abbattimento delle emissioni causate dal traffico autostradale nell'ambito dell'approvazione in sede di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale dei progetti di ampliamento alla terza corsia dell'Autostrada A14 Bologna-Bari-Taranto

La riforestazione di territori per ridurre le emissioni di CO2

Tuttavia, è stato ritenuto opportuno considerare anche un diverso tempo di riferimento che tenesse conto dello sviluppo stesso del bosco. A tale scopo, ci si è riferirsi al tipo di governo a fustaia disetanea e di eventuale trattamento a taglio saltuario. La D.G.R. Marche 2585/2001 stabilisce, per le fustaie disetanee trattate a taglio a scelta, un periodo di curazione non inferiore a 12 anni. Assegnando a ciascuna area il tipo di bosco potenziale sempre come precedentemente descritto e considerando questi 12 anni come periodo di riferimento per l’incremento della massa legnosa è stato possibile stimare nuovamente le capacità di assorbimento di ciascuna area. In questo caso, i 420,83 ettari nel complesso consentirebbero un potenziale assorbimento di 26.570,49 t di CO2.

Essendo il quantitativo delle emissioni da compensare compreso tra i due valori di potenziale assorbimento sopra riportati, è emerso che la riforestazione sulle aree individuate risulti in grado di controbilanciare le emissioni da compensare.

La pianificazione e la progettazione degli interventi di riforestazione

Il risultato dell’articolato processo di raccolta dati, di elaborazione, di analisi precedentemente descritto, nonché di confronto tra i soggetti coinvolti nelle attività di riforestazione, è stato implementato in un Piano di Riforestazione avente lo scopo principale di realizzare uno strumento pratico con cui mettere in atto gli interventi previsti. 

Successivamente, gli interventi di riforestazione pianificati su ogni area sono stati oggetto di progettazione preliminare, che ne ha permesso di definire un quadro economico preliminare.

In un secondo tempo, gli interventi sono stati sviluppati mediante progettazione definitiva ed esecutiva, articolata innanzitutto mediante la realizzazione per ogni area di indagini geodetico-carto-topografiche e di indagini pedologiche. In queste fasi progettuali sono quindi individuate le superfici oggetto di impianto all’interno di ogni area da riforestare, le specie, i sesti d’impianto, le lavorazioni del terreno, gli interventi fondamentali per lo sviluppo e l’affermazione delle riforestazioni previsti per i successivi cinque anni dall’impianto e ogni altro elemento necessario, o semplicemente utile, al raggiungimento dell’obiettivo. Nella progettazione esecutiva, in particolare, sono ricalcolati, a consuntivo, gli assorbimenti di CO2 previsti con le riforestazioni.

Caratteristiche principali degli interventi di riforestazione

Le caratteristiche principali degli interventi di riforestazione consistono in un impianto forestale di tipo naturaliforme. Dal punto di vista della scelta delle specie, si sono impiegate piante autoctone. In fase di progettazione definitiva ed esecutiva tali aspetti sono stati approfonditi in funzione delle caratteristiche di ogni singola area oggetto di intervento e mediante confronti tecnici con gli Enti territoriali interessati.

La realizzazione delle riforestazioni

Nell’ambito del progetto di realizzazione della terza corsia dell’Autostrada A14 da Cattolica a Porto Sant’Elpidio, gli interventi di riforestazione sono regolati da un’apposita “Convenzione” tra Autostrade per l’Italia SpA, la Regione Marche e gli Enti territoriali (Comuni, Province, ecc.) interessati.

La gestione delle riforestazioni

La coltura e la conservazione delle riforestazioni, successive agli interventi realizzativi, sono fondamentali per la loro resa, sostenibilità e mantenimento. Nello specifico, l’obiettivo fondamentale delle riforestazioni consiste nella realizzazione di boschi per l’assorbimento di carbonio in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di riduzione di gas serra in adempimento al protocollo di Kyoto.

A tale scopo, gli interventi selvicolturali che sono stati adottati sono tesi ad esaltare la polifunzionalità dei boschi attraverso una selvicoltura ambientale essenzialmente volta al raggiungimento di un equilibrio ecologico delle riforestazioni. La forma di governo più opportuna è stata individuata nella fustaia. Tali aspetti hanno trovato attuazione nel “Piano di coltura e di conservazione” di progetto esecutivo, dove sono state definite le operazioni colturali e di conservazione previste per le riforestazioni.

I crediti di carbonio

In riferimento all’attuazione del Protocollo di Kyoto in Italia, la Delibera CIPE 123/2002 “Piano di Azione Nazionale per la riduzione delle emissioni dei gas serra” prevede l’istituzione del “Registro Nazionale dei Serbatoi di carbonio agro-forestali”, la cui funzione primaria consiste essenzialmente nella certificazione delle quantità di carbonio sequestrato nei serbatoi dei sistemi agro-forestali italiani e nella contestuale autorizzazione all’impiego a detrazione di queste quantità nel bilancio nazionale di emissioni di gas-serra.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Decreto del 1° Aprile 2008 istituisce, presso la propria direzione generale ministeriale competente, il Registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali.

Considerando quanto sopra descritto, la fase finale delle riforestazioni può quindi concretizzarsi nella contabilizzazione dei crediti di carbonio, da queste generati, nell’ambito del Registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali secondo le relative procedure.

Conclusioni

Nell’ambito dell’ampliamento alla terza corsia dell’Autostrada A14, nei tratti compresi tra Cattolica e Porto Sant’Elpidio è stata intrapresa la riforestazione di territori nella Regione Marche, per la compensazione delle emissioni di carbonio da traffico autostradale. Questa attività si è articolata nella definizione delle aree da riforestare e dei parametri di calcolo della CO2 emessa e assorbita, nella pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione degli interventi di riforestazione e nel confronto proattivo tra i soggetti interessati. Gli interventi di riforestazione interesseranno 420,83 ettari di superficie che, nel rispetto delle ipotesi di calcolo adottate, consentiranno l’assorbimento compensativo delle emissioni di carbonio da traffico veicolare relative all’ampliamento autostradale, un aumento della superficie forestale regionale, il recupero di territori abbandonati e la protezione del territorio dai rischi di dissesto. 

Ringraziamenti

Gli Autori desiderano ringraziare Fulvio Tosi, Antonio Minetti, David Piccinini e Velia Cremonesi della Regione Marche, Lorella Brandoni di ASSAM Marche, i Comuni, le Province e le Comunità Montane interessate dalle riforestazioni per la fondamentale collaborazione; Gianluca Galli e Alessandro Trivisonno dello Studio Bioproject per il loro contributo nelle attività di progettazione.

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