Negli ultimi anni si è sentito molto parlare di smart lighting e smart applications, come parte integrante delle Smart Cities. In tale ambito, si fa spesso cenno all’illuminazione dinamica, l’illuminazione che può essere controllata in potenza, grado di illuminazione e tempo di accensione, qualità già possibili in precedenza ma ora molto più sofisticate.
Si tratta di un sistema semplice che allo stesso tempo può diventare molto complicato se non correttamente gestito e implementato e che potrebbe essere utile soprattutto nelle strade che risultano poco trafficate o il cui flusso veicolare si riduce in alcune ore della notte, come ad esempio nelle periferie urbane.
Con l’illuminazione dinamica si possono prevedere molteplici utilizzi ed interazioni con altri dispositivi quali telecamere, o applicazioni, come il caso della Finlandia dove i lampioni aiutano ad identificare i parcheggi liberi così da evitare perdite di tempo, quindi riducendo il traffico e l’inquinamento.
I dispositivi di controllo operano a zona oppure punto-punto. Con riferimento a questo e alle applicazioni IoT, altre possibili molteplici implementazioni nei punti luce prevedono la trasmissione dati Wi-Fi, per segnalare informazioni, quali il livello di inquinamento o il grado di umidità – come a Dubai – oppure utilizzando CCTV, messaggi di segnaletica e/o sicurezza. Si prevedono anche interazioni con i self driving vehicles (auto, bus, veicoli commerciali, ecc.), creando una base per l’infrastruttura di gestione.