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Un modello “territoriale” di staccionata in acciaio Cor-Ten

Per un intervento di manutenzione straordinaria all’interno di un parco nel comune di San Mauro Torinese è stata scelta la H3C-3 della linea Cadore, ultima nata in casa Cortensafe, concepita per inserirsi in modo ottimale in contesti paesaggistici come quello piemontese o toscano, tradizionalmente legati all’impiego di staccionate in legno, ma con il vantaggio dell’assenza di manutenzione

Un modello “territoriale” di staccionata in acciaio Cor-Ten
“S&A”: “Quali valutazioni vi hanno suggerito di puntare su un materiale come l’acciaio Cor-Ten?”.

“FM”: “Abbiamo fatto un’esplorativa, andando a vedere quali fossero i prodotti sul mercato, e tra i vari materiali abbiamo considerato anche l’alternativa della plastica riciclata, che presentava anch’essa il vantaggio di una maggiore durabilità rispetto al legno, ma una scarsa resistenza in caso di episodi di vandalismo. Si è deciso quindi di puntare sull’acciaio Cor-Ten che è sicuramente un materiale più duraturo.

Il disegno della staccionata originaria è stato mantenuto anche nella nuova realizzazione, con le due diagonali a croce di Sant’Andrea, a eccezione di una piccola modifica, che consiste nell’assenza del corrente inferiore.

Nel nostro Comune non era stato ancora impiegato questo materiale per le staccionate, ma abbiamo potuto osservarne i punti di forza in un progetto limitrofo, quello di un outlet a Settimo Torinese, e sia per l’impatto visivo vicino a quello del legno, sia per una questione di costi (ammortizzabili negli anni grazie alla ridotta o nulla necessità di manutenzione) abbiamo pensato di sperimentarlo nel tratto interessato.

Le nostre esigenze erano diverse, perché nel nostro caso si trattava di intervenire in un parco e non in un contesto più urbanizzato, ma l’effetto estetico del materiale ci ha permesso di non stravolgere l’impatto della staccionata all’interno del paesaggio”.

“S&A”: “Con quale metodologia si è svolta la posa in opera e quanto tempo ha richiesto?”.

“FM”: “I lavori sono stati eseguiti da un installatore locale, nell’arco di circa due settimane e mezzo. Per il posizionamento non avevamo vincoli, se non quello di mantenere una certa coerenza e somiglianza con la staccionata preesistente.

Ad esempio l’interasse, anche in virtù del cambio di materiale, è aumentato da circa 1,30-1,40 m a circa 2,50 m, con una conseguente riduzione di pezzi occorrenti per coprire lo stesso tratto. Non c’è stata necessità di adottare un sistema particolarmente complesso di posa: si è carotato il terreno per poi annegare i pali all’interno di un getto in calcestruzzo.

Con i montanti in opera, si è poi proceduto all’installazione dei correnti e delle diagonali disposte a croce di Sant’Andrea, che in questo caso sono elementi a sezione rettangolare, non circolari, e presentano il vantaggio di un peso minore pur avendo un effetto estetico molto simile”.