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L’utilizzo e i vantaggi delle terre rinforzate

La realizzazione di nuovi tratti stradali presso la S.S. 125 “Orientale Sarda”, il più antico collegamento del settore Est della Sardegna

L’utilizzo e i vantaggi delle terre rinforzate

Definizione e metodi di calcolo delle terre rinforzate

Per terra rinforzata, in base alla Norma UNI EN 14475, si intende una terra ingegnerizzata che incorpora strati discreti di rinforzo del terreno, posizionati generalmente in orizzontale, che sono disposti tra livelli successivi di terra durante la costruzione.

Con tale denominazione si intende, inoltre, una terra che viene posta in opera e compattata in condizioni controllate. I metodi di analisi delle terre rinforzate si possono suddividere in tre categorie: semi-empirici, analitici e numerici.

Nei primi rientrano i metodi che calcolano la trazione nel rinforzo con la teoria della Spinta delle Terre (per esempio, “Simplified Method” AASHTO 2002, 2007).

Il termine semiempirico deriva dal fatto che, in alcuni casi, il coefficiente di spinta laterale viene scelto in modo arbitrario in quanto vengono effettuate delle approssimazioni geometriche, soprattutto se la geometria del muro rinforzato si discosta da una configurazione semplice.

Il vantaggio principale di questo approccio è la sua relativa semplicità; in alcuni casi, tuttavia, può rivelarsi particolarmente conservativo. Le principali limitazioni al suo impiego sono l’inclinazione massima del fronte, rispetto alla verticale, pari a 20°, l’applicabilità solo a geometrie semplici e l’assunzione che il terreno a tergo sia omogeneo.

L’approccio al continuo si basa sull’analisi numerica (ad elementi o differenze finite). Questo si può definire un metodo completo in quanto sono prese in considerazione le leggi della meccanica, le condizioni al contorno e i modelli costitutivi dei materiali utilizzati.

Può essere impiegato per analizzare pendii, muri, terreni stratificati, situazioni con presenza di falda, condizioni sismiche e così via. Tuttavia, per ottenere risultati affidabili in condizioni di esercizio, occorrono numerose prove in laboratorio e in sito per caratterizzare bene il comportamento dei materiali.

Il metodo non richiede la preventiva assunzione della forma della superficie critica, tuttavia richiede un’adeguata preparazione da parte dei Progettisti/utilizzatori al fine di conoscerne le potenzialità e i limiti.

Un altro approccio possibile allo studio della stabilità delle terre rinforzate è l’analisi limite: attraverso lo studio del limite superiore e la teoria della plasticità del terreno, si ricava un meccanismo di rottura cinematicamente ammissibile.