Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

L’impatto dell’aviazione civile sull’ambiente

L’agenzia europea dell’Aviazione ha pubblicato un rapporto su un tema molto sentito

L’impatto dell’aviazione civile sull’ambiente

L’efficacia ambientale di queste misure di compensazione dipende da una solida implementazione del programma, per garantire che la riduzione delle emissioni non possa aver luogo senza l’applicazione di tale regime.

Secondo stime attendibili la maggior parte degli inquinanti emessi dalle attività dell’aviazione influenza la qualità dell’aria con conseguenti effetti sulla salute, anche se le lacune conoscitive permangono (come l’impatto di particelle ultrafini).

Una profonda conoscenza scientifica degli effetti a lungo termine causati dalle emissioni di CO2 sul clima offre un obiettivo chiaro e importante per le attività di mitigazione. L’impatto delle emissioni non di CO2 (ad esempio le particelle NOX) sul clima non può essere ignorato, dal momento che nel breve termine rappresenta effetti di riscaldamento importanti, anche se il livello di conoscenza scientifica della portata degli effetti non è elevato.

La maggior parte degli Stati e delle Organizzazioni si sta impegnando per adottare un approccio resiliente per affrontare le criticità legate all’impatto che il cambiamento climatico avrà sull’aviazione (ad esempio temperature più elevate, livello del mare crescente).

L’esposizione a lungo termine al rumore aereo provoca numerosi problemi di salute, quali ischemia cardiaca, disturbi del sonno, fastidio e deterioramento cognitivo. Il disturbo riportato dai soggetti esposti ad un determinato livello di rumore aereo è risultato superiore rispetto a quello causato da altri mezzi di trasporto.

Nel 2011, considerando tutte le sorgenti esaminate nella Direttiva sul Rumore Ambientale nell’Unione Europea, di tutte le persone esposte a livelli Lden (day-evening-night level) superiori ai 55 decibel, il 3,2% lo era a causa dell’aviazione.

Il numero di persone esposte a livelli significativi di rumore nelle aree circostanti i 47 principali aeroporti europei mostra una potenziale stabilizzazione, presupponendo tuttavia che non vi siano cambiamenti della popolazione e ampliamenti degli aeroporti.

Si prevede un aumento del numero di aeroporti che gestiscono più di 50.000 movimenti di aeromobili annuali, da 82 nel 2017 a 110 nel 2040. Pertanto, l’inquinamento acustico generato dal traffico aereo potrebbe ugualmente influire sulle nuove aree urbane coinvolte.

I recenti dati sulla certificazione mostrano una costante integrazione delle più avanzate tecnologie nei nuovi design. Il nuovo standard sul rumore generato dagli aeromobili è entrato in vigore il 1° Gennaio 2018, mentre i nuovi standard sulle emissioni di CO2 e particolato dei motori degli aeromobili entreranno in vigore dal 1° Gennaio 2020.