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La salvaguardia del ciclo idrologico nelle zone urbanizzate

L'intenso utilizzo del territorio provocato dalla realizzazione di infrastrutture in zone urbane, industriali ed artigianali genera la crescente impermeabilizzazione del suolo, fenomeno da valutare e comprendere in particolar modo in riferimento alle conseguenze che può causare al territorio e alla qualità della vita

La salvaguardia del ciclo idrologico nelle zone urbanizzate

Gli interventi possibili per evitare l’amplificarsi di questi fenomeni che comportano un notevole utilizzo di risorse da parte della comunità (vedasi le recenti alluvioni avvenute nel nostro Paese) derivano dall’analisi del ciclo idrologico. Questa permette di capire quale parte dello stesso viene alterata, in modo da trovare quindi una soluzione per ristabilire l’equilibrio.

Immagini

  • Il ciclo idrologico
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    Il ciclo idrologico
  • Il modulo Rain Bloc Black Inspector
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    Il modulo Rain Bloc Black Inspector
  • Il modulo Rain Bloc Black
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    Il modulo Rain Bloc Black
  • L’Infiltration Tunnel
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    L’Infiltration Tunnel
  • L’Infiltration Tunnel Twin
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    L’Infiltration Tunnel Twin
  • Il modulo Eco Bloc Flex
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    Il modulo Eco Bloc Flex
  • La planimetria della zona oggetto di studio
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    La planimetria della zona oggetto di studio
  • Il modulo Rain Bloc Green utilizzato
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    Il modulo Rain Bloc Green utilizzato
  • Le modalità di posa dei moduli drenanti Graf RainBloc Green: lo scavo
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    Le modalità di posa dei moduli drenanti Graf RainBloc Green: lo scavo
  • Le modalità di posa dei moduli drenanti Graf RainBloc Green: la stesa del geotessile
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    Le modalità di posa dei moduli drenanti Graf RainBloc Green: la stesa del geotessile
  • Le modalità di posa dei moduli drenanti Graf RainBloc Green: la posa dei moduli
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    Le modalità di posa dei moduli drenanti Graf RainBloc Green: la posa dei moduli
  • Le modalità di posa dei moduli drenanti Graf RainBloc Green: il completamento e la chiusura
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    Le modalità di posa dei moduli drenanti Graf RainBloc Green: il completamento e la chiusura
Il ciclo idrologico

Si può dire che il ciclo idrologico, cioè il processo che porta l’acqua dalla terra e dal mare all’atmosfera e da questa, sotto forma di precipitazione, ancora alla terra, si compone di:

  • parte umida dell’atmosfera: formata da acqua, vapore, nuvole e nebbia;
  • precipitazioni: in seguito al fenomeno della condensazione del vapore acqueo si formano le gocce d’acqua che, una volta raggiunta una sezione sufficiente, cadono sotto forma di gocce di pioggia. Una parte della precipitazione che arriva a terra si infiltra nel terreno, una parte ruscella superficialmente, un’altra evapora o traspira nell’atmosfera;
  • evaporazione: è il passaggio dell’acqua dallo stato liquido a quello gassoso in seguito all’esposizione al calore dovuto all’energia solare o altra fonte;
  • traspirazione: è il fenomeno di restituzione di vapore acqueo da parte dell’apparato vegetale;
  • infiltrazione: consiste nella penetrazione della pioggia e della neve che si scioglie negli interstizi del terreno. Questa acqua di percolazione raggiunge la falda freatica o lo strato impermeabile. Se si muove fino a raggiungere una zona limitata da uno strato impermeabile superiore ed uno inferiore da origine ad una falda artesiana (in pressione);
  • ruscellamento: avviene quando la portata meteorica supera la capacità di infiltrazione del terreno.

Nel caso di superfici impermeabilizzate (tetti, pavimentazioni stradali, pavimentazioni in calcestruzzo…) oltre il 90% della pioggia defluisce superficialmente senza alimentare la falda. Questo comporta una notevole quantità di disagi che possono diventare problemi a volte difficilmente governabili:

  • il regime dei corsi d’acqua viene alterato;
  • i corsi d’acqua vengono inquinati;
  • le fognature sono sovraccaricate quando piove intensamente;
  • l’alimentazione della falda acquifera viene ridotta;
  • il microclima peggiora;
  • lo smaltimento delle acque meteoriche diventa costoso (Provincia di Bolzano “Linee Guida per la gestione delle acque meteoriche”).

Occorre perciò trovare una soluzione per mantenere quasi inalterato il ciclo delle acque in modo da migliorare la qualità della vita nelle zone urbanizzate. Questo lo si può fare attraverso l’aumento della percentuale delle acque meteoriche immesse nel terreno per infiltrazione. Per fare questo, una tecnica che sta diffondendosi sempre più e che risulta essere molto efficace è la realizzazione di vasche disperdenti per le acque meteoriche realizzate mediante elementi in materiale plastico, con una notevole capacità di immagazzinamento e rilascio dell’acqua meteorica.

I moduli drenanti Graf Bloc System

Appartengono a questa categoria i moduli Graf Bloc System. Sono realizzati in polipropilene, completamente riciclabili, leggeri, ispezionabili, facilmente trasportabili, installabili e componibili, con una porosità (Vvuoti/Vtotale) pari al 95-96% in considerazione al tipo di prodotto. Si suddividono in tre grandi gruppi:

  • Rain bloc;
  • Infiltration tunnel;
  • Eco Bloc Inspect Flex 205.

Il caso di studio: una vasca disperdente in Provincia di Padova

Geosintex ha fornito, nel Gennaio 2013, i moduli drenanti del tipo Graf RainBloc Green all’Impresa Guidolin Giuseppe Srl per la realizzazione di una vasca di infiltrazione presso un’area verde adiacente alla viabilità locale.

In seguito allo studio di compatibilità idraulica risultava necessario, in una prima fase, un volume di invaso pari a 51 m3 in modo da garantire l’invarianza idraulica della zona. A tal fine, è stata progettata una vasca delle dimensioni di 6,00 x 10,80 x 0,84 m con volume nominale pari a 54,43 m3 e netto coincidente con quello calcolato. La planimetria di progetto è riportata in Figura 8.

Lo spessore del terreno di copertura al di sopra della vasca, vista la destinazione pedonale della zona, è stato mantenuto pari a 25 cm.

Le fasi di installazione si possono riassumere così:

  • scavo del terreno fino al raggiungimento della quota di progetto che comprende: strato di base di 8 cm di materiale granulare, due moduli Graf RainBloc Green sovrapposti con spessore totale pari a 84 cm, terreno di copertura dello spessore di 25 cm per un totale di 117 cm;
  • posizionamento del geotessile tipo Geodren PPST 200 (geotessile nontessuto in polipropilene avente permeabilità e apertura caratteristica tali da garantire nel tempo il mantenimento della funzione di filtrazione evitando fenomeni di occlusione e intasamento) con funzione di filtro e protezione;
  • posizionamento e giustapposizione dei moduli Graf RainBloc Green (in un’ora si riescono a posare 60 moduli, mentre per gli EcoBloc flec in un’ora 85/90 moduli);
  • chiusura del geotessile sulla superficie superiore degli elementi filtranti con adeguato sormonto dello stesso;
  • posizionamento del terreno di copertura.
Conclusioni

La realizzazione di nuove aree urbane sia industriali che residenziali e l’ampliamento delle esistenti provoca un aumento dell’impermeabilizzazione del territorio. L’effetto di questo fenomeno è l’alterazione del ciclo idrologico in quanto una parte consistente delle acque meteoriche non riesce ad infiltrarsi nel terreno ma viene convogliata verso le canalizzazioni.

Questo comporta l’insorgenza di disagi e problemi a volte di difficile gestione durante le fasi critiche.

Le vasche di infiltrazione realizzate con i moduli Graf RainBloc Green (o simili), grazie alla loro elevata porosità pari al 95% (Vvuoti/Vtotale), permettono l’immagazzinamento dell’acqua durante la precipitazione e il rilascio successivo al terreno. In questo modo si ricarica la falda, si evitano sollecitazioni troppo elevate al sistema fognario, si evita l’immissione di portata nelle canalizzazioni garantendo quindi un utilizzo corretto e sostenibile del territorio.

Ringraziamenti

La Geosintex Srl ringrazia l’Impresa Guidolin Giuseppe Srl per la gentile concessione delle foto e degli elaborati progettuali citati nell’articolo e per la disponibilità a collaborare per la stesura del testo.