Il punto rosso (Capacità C) divide dunque il campo di quelli possibili in due, in uno dei quali l’opera svolge la sua funzione con pienezza di risultati, mentre nell’altro la sua efficienza si riduce a misura che l’evento (i.e., forzante) si scosti da quello di riferimento.
L’ipotesi di progetto è pertanto quella che i valori di forzante e capacità restino immutati per l’intera vita utile dell’opera. In altre parole, si ipotizza che l’attività di manutenzione sia in grado di garantire nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità e l’efficienza dell’opera idraulica (C costante), e implicitamente si dà credito all’ipotesi di stazionarietà degli eventi climatici (F costante).
Un incremento di frequenza e/o intensità degli eventi estremi determinato dai cambiamenti climatici potrebbe però tradursi in un relativo incremento della forzante idraulica presa a riferimento per il dimensionamento dell’opera.
Ciò, di riflesso, produrrebbe una tendenziale riduzione del margine di sicurezza SF dell’opera, fino a un suo ipotetico annullamento e relativo sottodimensionamento nei confronti dello scenario di riferimento.
Se il discorso appena fatto vale per le opere di nuova progettazione – per le quali, dunque, un possibile approccio potrebbe essere quello di valutare il livello di resilienza prestazionale dell’opera idraulica, ossia la capacità della stessa di conservare la totale efficienza anche se sottoposta a sollecitazione diverse (e in particolare più gravose) dal valore originario della forzante di progetto – il tema è di ancora maggior interesse per il patrimonio delle opere idrauliche esistenti a servizio dell’infrastruttura stradale.
Per tutta una serie di ragioni (e.g., “obsolescenza normativa” dell’opera, mutamenti dei regimi idrologici, ecc.), molte delle opere esistenti risulterebbero oggi non conformi rispetto agli attuali indirizzi normativi.
Per le opere esistenti, dunque, le domande cui il Gestore della strada è chiamato a dare risposta sono le seguenti:
- quali opere andrebbero adeguate al fine di renderle compatibili rispetto ai più recenti indirizzi normativi e agli effetti di un clima che cambia?
- come andrebbero definite le priorità di intervento, anche in relazione agli effetti che un’eventuale interruzione di una strada statale può determinare sul contesto ambientale, economico e sociale del territorio attraversato?