La gestione del rischio idraulico: lo stato dell’arte
La gestione del rischio idraulico si attua attraverso l’applicazione di misure relative alla prevenzione, protezione e gestione del rischio (in fase di esercizio). È un processo, questo, che si esplica nelle diverse fasi di concepimento e di esercizio della strada.
In fase di progettazione di una nuova opera, la gestione del rischio idraulico si attua prevalentemente attraverso strumenti di prevenzione e protezione. In particolare, la definizione della soluzione progettuale di tracciato – che deriva dall’analisi di potenziali alternative progettuali – viene sviluppata anche cercando, per quanto possibile, di evitare l’attraversamento di aree di pericolosità idraulica così come individuate nei Piani stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PAI) e i PGRA vigenti.
La realizzazione di nuove infrastrutture a rete dichiarate essenziali è ad ogni modo generalmente ammessa all’interno delle aree di pericolosità idraulica, a patto però che queste risultino non altrimenti localizzabili (laddove rientrassero in aree ad alta pericolosità) e idraulicamente compatibili. Per fissare i criteri di compatibilità idraulica, occorre ricomporre un quadro sinottico delle Normative vigenti che, direttamente
o indirettamente, impongono metodi e/o parametri di riferimento per le verifiche dei fenomeni di natura idraulica (e.g., franco idraulico, erosione, scalzamento, trasporto solido).
Tra queste Norme risultano, oltre alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC del 2018), anche tutte le Normative connesse alla pianificazione di bacino (Norme Tecniche di Attuazione dei PAI o PGRA, linee guida, raccomandazioni, ecc.).
In linea generale, lo studio di compatibilità idraulica serve a garantire che la presenza della nuova infrastruttura stradale non vada ad alterare le condizioni di assetto idraulico ante-operam e, in particolare:
- non modifichi i fenomeni idraulici naturali e le caratteristiche di particolare rilevanza naturale dell’ecosistema fluviale che possono aver luogo nelle aree di esondazione;
- non costituisca significativo ostacolo al deflusso;
- non limiti in modo significativo la capacità di laminazione dei deflussi che proseguono verso valle.