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L’ampliamento alla terza corsia della A14 tratto Cattolica-Fano

L'utilizzo di terre rinforzate Terramesh Verde® di Officine Maccaferri: strutture in rete a doppia torsione capaci di aumentare notevolmente la durata di vita dell'opera

La metodologia utilizzata prevede dei rinforzi spaziati di un interasse pari a 0,73 m e larghezza pari a 7 m per la bancata superiore (altezza di 4,38 m) e a 8 m per la bancata inferiore (altezza 5,11 m).

I muri in terra rinforzata TA03, TA04 dal km 164+940 al 165+216 (Nord) e TA06 dal km 166+144 al km 166+432 (Sud)

Nel tratto denominato TA03 il rilevato autostradale presenta altezze relativamente ridotte se confrontate con il suo sviluppo complessivo, tanto che la realizzazione dell’opera di sostegno in terra rinforzata non necessita di banche orizzontali intermedie: è stato eseguito un contenimento di sottoscarpa dei rilevati che raggiungono una altezza massima di circa 5 m dal piano campagna locale.

Tra il km 165+000 e il km 165+216 (Nord) l’opera di sostegno in Terramesh Verde® come contenimento di sottoscarpa dei rilevati ha un’altezza massima di circa 8 m dal piano campagna locale. Seguendo le progressive chilometriche da Nord verso Sud, l’opera presenta un primo tratto con altezze ridotte ed un secondo tratto con altezze più rilevanti.

Al fine di ottimizzare l’opera e adattarla alle differenti altezze, sono state studiate di due sezioni: la prima in corrispondenza dell’altezza massima del rilevato autostradale (circa 9 m), la seconda dove la realizzazione dell’opera di sostegno in terra rinforzata non necessitava di banche orizzontali intermedie.

La soluzione adottata dal km 164+940 al km 165+216 ha previsto la realizzazione di un’opera di sostegno con l’utilizzo della tecnologia Terramesh Verde® organizzata in due bancate (con berma intermedia larga 1,5 m) e paramento inclinato sull’orizzontale di 65°. Il terzo tratto, quello previsto tra il km 166+144 e il km 166+432 (Sud), è come contenimento della sottoscarpa dei rilevati che raggiungono un’altezza massima di circa 17 m. La soluzione adottata prevede di delimitare l’ingombro planimetrico del rilevato sostituendo la banca inferiore con un muro Terramesh Verde® con paramento inclinato sull’orizzontale di 65°.

L’opera ha una altezza complessiva massima di 7,3 m di cui circa 6,6 m sopra il p.c. locale. Anche in questo caso la metodologia utilizzata ha previsto dei rinforzi in rete metallica a doppia torsione plasticati spaziati di un interasse pari a 0,73 m e lunghezza pari a 8 m per la prima banca e 6 m per la seconda banca.

Il muro in terra rinforzata TA07 dal km 166+742 al km 166+902 (Sud)

Tra il km 166+742 e il km 166+902 (Sud), l’opera in terra rinforzata è stata prevista come contenimento di sottoscarpa dei rilevati che raggiungono una altezza massima di circa 10 m. La soluzione adottata prevede di delimitare l’ingombro planimetrico del rilevato sostituendo la banca inferiore con un muro in Terramesh Verde® sempre a paramento inclinato sull’orizzontale di 65°. L’opera ha una altezza complessiva massima di circa 5,8 m di cui circa 4,6 m sopra il p.c. locale con rinforzi di lunghezza 8 m e spaziatura verticale pari a 0,73 m.

Conclusioni

La soluzione in terre rinforzate mediante il sistema Terramesh Verde® ha permesso di realizzare i lavori di allargamento alla terza corsia della A14 nel tratto Cattolica-Fano nel pieno rispetto sia dei vincoli temporali (per l’Alta Velocità di installazione delle unità) che di quelli paesaggistici (per la capacità del sistema Terramesh Verde® di supportare una rapida vegetalizzazione del paramento).

Dati tecnici
  • Stazione Appaltante: Autostrade per l’Italia SpA
  • Progetto preliminare: SPEA Ingegneria Europea SpA
  • Progetto definitivo: SPEA Ingegneria Europea SpA
  • Progetto esecutivo: SPEA Ingegneria Europea SpA
  • Collaudo: Autostrade per l’Italia SpA
  • Direzione dei Lavori: Ing. Giulio Ghezzi di SPEA Ingegneria Europea SpA
  • Direzione di cantiere: Ing. Manlio Pecchia di Pentapoli Scarl
  • Esecutori dei Lavori: Pentapoli Scarl
  • Importo dei lavori: 454 milioni di Euro
  • Durata dei lavori: tre anni