Da circa dieci anni, la Provincia di Pistoia ha mutato essenzialmente le sue strade scommettendo sull’eco-compatibilità. Una rinnovata sensibilità in materia di interventi eco-compatibili è stata acquisita dai tecnici dipendenti di Enti Pubblici o da liberi professionisti che operano sulle strade. Gli interventi che desideriamo illustrare sono raccolti in otto tipologie.
Le rotatorie stradali
Costruite direttamente o dalla Provincia o dai Comuni di Pistoia, sono poi state arredate con piantagioni sulla base di progetti presentati da ditte operanti nel settore del vivaismo locale che ne curano anche la manutenzione.
I materiali riciclati
La Provincia utilizza da anni tali materiali per costruire i rilevati stradali. I materiali riciclati possono essere miscelati tra loro ed anche con terre naturali, in modo da favorirne il riutilizzo nelle costruzioni civili. Grazie ai riciclati, risparmiamo l’ambiente in modo determinante.
Il ripristino di frane e smottamenti
Dagli anni Ottanta ad oggi, la Provincia di Pistoia ha realizzato, sulle proprie strade, oltre 120 interventi di somma urgenza dovuti a cedimenti delle banchine, crolli di muri, dissesti idrogeologici, erosioni delle scarpate a causa delle acque meteoriche. In varie occasioni il ripristino di tali eventi è stato eseguito utilizzando viminate, palizzate e strutture in legno, anche fondate su micropali. Ciò ha prodotto due effetti: sia l’utilizzo di materiali naturali sia di armonizzare gli interventi con l’ambiente.
I conglomerati bituminosi con gomma esausta
Nel 2009 la Provincia ha aderito al “Progetto Leopoldo”, promosso dalla Regione Toscana e dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa per la ricerca e la valorizzazione di nuove tecniche di risparmio sui materiali costituenti le miscele bituminose.
In particolare, gli studi hanno consentito di testare nuovi conglomerati bituminosi con emulsione a base di gomma esausta di pneumatici.
La barriera di sicurezza in legno ed acciaio
Sulla S.R. 66 “Pistoiese” nel tratto dal Ponte Calcaiola a Limestre (San Marcello Pistoiese), la Provincia ha fatto posizionare lunghi tratti di barriera H2 in legno ed acciaio tipo Corten su rilevato e, parte, su cordoli in c.a. Tale barriera è ecologica, durabile, tecnologica, resistente, certificata CE, esteticamente apprezzabile. E, soprattutto, si armonizza con l’ambiente collinare e montano.
La tecnica no-dig
Questa tecnica, già utilizzata sulle strade della nostra Provincia da oltre 20 anni, serve per eseguire nuove installazioni di servizi e di infrastrutture interrate senza la necessità di scavi, in qualunque tipo di terreno.
Sua particolarità tecnica è la perforazione orizzontale teleguidata. Questa tecnica ha il grosso pregio di far evitare scavi invasivi all’interno del corpo stradale e, quindi, di preservare l’ambiente, anche se costa qualcosa… Ma “il fine giustifica i mezzi”.
La costruzione di scarpate in terra armata
Questo sistema costruttivo permette di ottenere scarpate con inclinazione di circa 62°-65°, limitando l’ingombro delle occupazioni, garantendo l’inerbimento, contenendo l’impatto ambientale rispetto a quello delle scarpate tradizionali. È un sistema veramente ecologico che evita la costruzione di alti muri in calcestruzzo.
Gli interventi di ingegneria ambientale
I dissesti idrogeologici, causati dal regime torrentizio dei corsi d’acqua minori, sono stati molti, nel tempo, in territorio pistoiese. I relativi ripristini hanno richiesto studio, profonda riflessione e scelte, talvolta, coraggiose.