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Manutenzione straordinaria all’aeroporto Il Caravaggio

L'aeroporto di Orio al Serio al termine dei recenti interventi su pista e raccordi

Manutenzione straordinaria all’aeroporto Il Caravaggio

In precedenti articoli si è accennato al piano quinquennale di investimenti varato da SACBO, Società per l’aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio, per finanziare lavori di adeguamento sia dell’aerostazione sia delle infrastrutture air-side nell’ottica di favorire la sicurezza e la crescita del traffico aereo.

Immagini

  • La planimetria dello stato di fatto prima dell’esecuzione degli interventi
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    La planimetria dello stato di fatto prima dell’esecuzione degli interventi
  • La planimetria dello stato finale
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    La planimetria dello stato finale
  • La prima accensione dell’illuminazione a LED (vista dalla testata 28)
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    La prima accensione dell’illuminazione a LED (vista dalla testata 28)
  • Il fognolo prefabbricato e il cavidotto a 16 vie
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    Il fognolo prefabbricato e il cavidotto a 16 vie
  • Il fognolo prefabbricato e il cavidotto a 16 vie
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    Il fognolo prefabbricato e il cavidotto a 16 vie
  • Il tracciamento della segnaletica e la verifica della retroriflettenza da parte della Direzione Lavori
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    Il tracciamento della segnaletica e la verifica della retroriflettenza da parte della Direzione Lavori
  • Il tracciamento della segnaletica e la verifica della retroriflettenza da parte della Direzione Lavori
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    Il tracciamento della segnaletica e la verifica della retroriflettenza da parte della Direzione Lavori
  • Il cantiere in testata 28 e l’atterraggio con soglia spostata
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    Il cantiere in testata 28 e l’atterraggio con soglia spostata
  • I lavori in Fase 1
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    I lavori in Fase 1
  • I lavori in Fase 2
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    I lavori in Fase 2
  • L’esecuzione dei giunti a caldo in pista
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    L’esecuzione dei giunti a caldo in pista
  • L’esecuzione dei giunti a caldo in pista
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    L’esecuzione dei giunti a caldo in pista

Gli interventi eseguiti nell’ultimo anno hanno riguardato la riqualifica delle infrastrutture esistenti e la realizzazione/ampliamento di infrastrutture in relazione ai fabbisogni attuali e futuri legati alla previsione di aumento di traffico aereo, all’ottimizzazione della capacità aeroportuale e soprattutto all’aumento costante della sicurezza, nelle manovre a terra e di atterraggio e decollo.

Lo stato ante operam e il concept progettuale

La progettazione degli interventi è derivata dall’analisi delle diverse esigenze riguardanti in particolare le pavimentazioni, gli impianti e i fognoli.

Le pavimentazioni cominciavano a mostrare criticità derivanti dall’ingente traffico, criticità alle quali negli anni si era fatto fronte di volta in volta con interventi di manutenzione locale ed ordinaria, compatibili con le limitate finestre temporali disponibili, arrivando progressivamente alla necessità di un intervento di riabilitazione profondo sia della pista che delle vie di rullaggio e dei piazzali. Come è noto, infatti, quando la pavimentazione giunge al termine della sua vita utile, l’attuazione di programmi di manutenzione ordinaria o di intervento “a guasto” può diventare antieconomica e soprattutto poco efficace in termini di riduzione del rischio, rendendosi col tempo necessari interventi di riabilitazione profonda. Le problematiche relative agli aiuti visivi luminosi (AVL) erano essenzialmente legate sia alla vetustà degli impianti che al loro posizionamento negli strati superficiali della pavimentazione, con conseguente interferenza strutturale con la stessa e con le operazioni manutentive. Il dissesto tipico di questi casi è la generazione di fessure e il distacco di materiale.

Per i fognoli si constatava l’insorgenza di fenomeni di degrado del calcestruzzo superficiale, e puntuali distacchi dei bordi dei fognoli, e perdite di quota localizzate. Anche dal punto di vista geometrico la struttura presentava aspetti su cui intervenire: le pendenze, la configurazione di alcuni raccordi e dei piazzali, la configurazione delle RESA.

I principali elementi del progetto

Il progetto è stato impostato sulla base delle esigenze precedentemente richiamate, elaborando costantemente le istanze della Committenza (SACBO) e degli Enti preposti al controllo (ENAC) ed alla gestione delle attività aeroportuali (ENAV, la stessa SACBO, le Compagnie aeree, ecc.), con cui si è istituito sin dal primo momento un tavolo di dialogo e proficua collaborazione. 

Dal punto di vista geometrico sono state modificate le configurazioni della testata 10 e 28 nella prospettiva di accogliere in previsione sistemi di arresto dei velivoli nel caso di eventi di runwayexcursion e di allinearsi agli standard internazionali EASA. Il progetto ha inoltre riguardato tutte le aree di manovra, ovvero l’adiacente raccordo G per migliorarne la funzionalità, l’ex raccordo F, ampliato e raddoppiato (divenendo raccordo EA ed EB), per creare un nuovo sistema di accesso e uscita dalla pista, a più elevata capacità e sicurezza. Per il piazzale Nord, oltre a prevederne l’ampliamento al fine di poter alloggiare aeromobili di classe E con manovre in self manouvring, è stato previsto il collegamento alla pista tramite la modifica del tracciato del raccordo G già esistente, la costruzione della nuova taxiway W e del nuovo raccordo F. Del preesistente raccordo C, da tempo inutilizzato, è stata prevista la demolizione.

È stato poi previsto un ampliamento del piazzale Sud per una superficie di circa 4.800 m2 al fine di incrementare la capacità dell’aeroporto di ospitare aeromobili di aviazione generale. Infine, all’estremità est del piazzale principale è stata prevista la realizzazione di una piazzola de-icing per consentire la modifica delle procedure di de-icing che precedentemente avvenivano direttamente negli stand del piazzale Sud con problematiche inerenti la raccolta del glicole. 

Per quanto attiene la testata T10 la sistemazione ha previsto l’installazione di un sentiero luminoso semplificato di 420 m che ha comportato l’arretramento del fine pista di 60 m; ciò ha reso possibile l’allungamento della RESA a 150 m, aspetto importante ai fini della sicurezza, visto che più del 90% dei movimenti di atterraggio e decollo avvengono per Pista 28 strumentata per atterraggi strumentali di precisione con procedure in bassa visibilità Cat II e Cat III. In testata T28 sono stati demoliti i 30 m della porzione di RESA pavimentata e portati a verde, come da prescrizioni ENAC; è stato quindi riportato misto granulare stabilizzato debitamente sormontato da terreno vegetale.

Sono stati inoltre svolti interventi di adeguamento delle strip di pista finalizzati a rimuovere le principali criticità altimetriche, nonché l’adeguamento e riqualifica dei manufatti in essa presenti al fine di risolvere situazioni di possibile ostacolo al rotolamento degli pneumatici (collari intorno ai pozzetti e chiusini F900). Dal punto di vista impiantistico, si è proceduto al totale rinnovamento degli impianti AVL.

Si è scelto di realizzare cavidotti ad una profondità maggiore o uguale a 70 cm al fine di evitare interferenze strutturali con la pavimentazione e con le future attività manutentive. Si è provveduto alla completa sostituzione delle lampade esistenti con segnali di nuova generazione a tecnologia LED (luci e tabelle), ciò per ragioni di economia gestionale e di incremento della sicurezza, per la significativa visibilità dei segnali e la nitidezza dei colori. Gli AVL posati superano le 1.600 unità.

Grazie al sentiero luminoso semplificato (c.d. SALS), presso la testata T10 sarà possibile consentire atterraggi strumentali non di precisione, previa implementazione in accordo con ENAC ed ENAV di specifiche procedure. Approfittando del periodo di chiusura è stato inoltre realizzato un cavidotto a 12 vie che attraversa tutte le aree di manovra per i prossimi ampliamenti previsti dal Piano di Sviluppo Aeroportuale.

La criticità dell’interazione tra gli interventi previsti e l’operatività: le scelte progettuali in termini di tempistica e fasizzazione

Le lavorazioni sono state pianificate in modo da interferire il meno possibile con il corretto esercizio aeroportuale operando in fasi distinte tutte, ad eccezione di una, operanti con scalo in esercizio, concentrando in una chiusura di 20 giorni consecutivi tutti gli interventi massivi nella parte centrale della pista e delle vie di rullaggio.

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