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L’aeroporto di Brescia Montichiari

Interventi profondi per il ripristino delle caratteristiche strutturali, con l’obiettivo di aumentare la capacità portante della sovrastruttura nell’ottica dell’incremento del traffico aereo nel lungo periodo, in particolare degli aeromobili cargo

L’aeroporto di Brescia Montichiari

Construction management: le soluzioni operative

L’ATI composta da Interstrade SpA (Capogruppo), Cogeis SpA, Impresa Bacchi Srl, Sintexcal SpA, Del Bono SpA, Euroimpianti SpA, in accordo la Direzione Lavori e la Committente, ha messo a punto un piano che ha valutato specificamente ogni fase dell’intervento, proponendo tecnologie e metodi che hanno permesso di ottenere le specifiche prestazioni previste nel Capitolato garantendo, in ogni caso, il rispetto dei tempi contrattuali proposti dalla stessa ATI in fase di gara, quindici giorni naturali consecutivi.

Tutte le fasi sono state concepite coniugando contemporaneamente qualità e la maggior riduzione dei tempi di lavoro. L’obiettivo è stato raggiunto attraverso una attenta programmazione che ha previsto la contemporaneità di alcune lavorazioni, prima fra tutte la fresatura dei conglomerati bituminosi, contestuale alla rimozione dei 610 fuochi posizionati sulla pista e sul raccordo AB.

Per comprimere i tempi di questa fase, è stato pianificato un intervento notturno propedeutico che ha previsto – prima dell’inizio dei lavori – la rimozione dei fuochi di center line: questo ha permesso di iniziare il cantiere direttamente dalla scarifica dei 15 m della center line della pista e dei raccordi.

Nel frattempo sono proseguite le attività di rimozione di tutte le altre basi in relazione a “corsie prioritarie” legate al cronoprogramma. Un’ulteriore lavorazione iniziata contemporaneamente alla scarifica è stata la demolizione del fognolo esistente in strip. 

Le fasi operative

La fresatura dei conglomerati bituminosi è stata organizzata in due fasi: la prima ha riguardato una fresatura profonda della sezione centrale di 15 m della pista e del raccordo AB, la seconda fresatura ha riguardato lo strato di usura della restante pavimentazione.

Sono state impegnate quattro frese e quattro motospazzatrici per ogni turno (tre turni di 8 ore/giorno) di lavoro producendo circa 4.000 t di fresato ogni 24 ore. L’utilizzo di una motospazzatrice dedicata per ogni fresa ha permesso un notevole risparmio di tempo e ha garantito una migliore pulizia delle superfici fresate.