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L’aeroporto di Brescia Montichiari

Interventi profondi per il ripristino delle caratteristiche strutturali, con l’obiettivo di aumentare la capacità portante della sovrastruttura nell’ottica dell’incremento del traffico aereo nel lungo periodo, in particolare degli aeromobili cargo

L’aeroporto di Brescia Montichiari

Altro aspetto fondamentale è stata l’organizzazione della logistica dei trasporti dei materiali, per il quale è stata allestita una flotta di circa 60 autoarticolati per ogni turno di lavoro.

Per quanto riguarda il nuovo strato di fondazione in misto cementato sono state impegnate simultaneamente due squadre per la stabilizzazione a cemento (spandilegante, stabilizzatrice, rullo, grader e botte d’acqua).

Il lavoro, organizzato per lotti funzionali, ha impegnato circa 102 ore di attività (quattro giorni). Anche la stesa dei conglomerati bituminosi è stata oggetto di un’attenta programmazione utilizzando quattro squadre di stesa operative anche simultaneamente e operanti 24 ore su 24, pervenendo così alla realizzazione:

  • in 34 ore di stesa di 50.000 m2 di base;
  • in 25 ore di stesa di 55.000 m2 di binder comprensivo della stesa dell’emulsione bituminosa;
  • in 43 ore di stesa di 190.000 m2 di tappeto di usura.

In totale sono state stese circa 60.000 t di conglomerati bituminosi. La parte impiantistica AVL oggetto dell’appalto è stata organizzata quasi in contemporaneità al resto delle attività. Si sono sfruttate le giuste tecnologie, come ad esempio l’utilizzo del trencher per la realizzazione delle trincee per la posa dei portacavi e la predisposizione delle basi.

Le Imprese hanno proposto l’utilizzo di barilotti in acciaio in sostituzione della carota profonda di collegamento tra i pozzetti e le basi dei fuochi (Shallow Base), permettendo di ottimizzare notevolmente i tempi di installazione delle 610 basi, della posa dei 6,5 km di cavidotti e dei 100.000 m di cavi per l’alimentazione degli AVL.

Contemporaneamente, parte delle Maestranze si sono dedicate alla realizzazione del nuovo sistema di captazione delle acque meteoriche della pista. In 115 ore è stata realizzata una trincea drenante a bordo pista lato Sud, lunga 2.500 m e composta da pietrame di pezzature che vanno da 30 a 80 mm, con strati superficiali accuratamente dimensionati per contrastare gli effetti di jet blast (la turbolenza dell’aria prodotta dai motori di aeromobili a reazione, in particolare durante il decollo).