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Aeroporto G. Marconi di Bologna: riqualificazione della via di rullaggio e del piazzale di sosta

L’intervento di manutenzione straordinaria per la riqualificazione del tratto di via di rullaggio compreso tra i raccordi “TM “e “TN” e dell’antistante porzione di piazzale di sosta aeromobili denominata “Apron 2”

Aeroporto G. Marconi di Bologna: riqualificazione della via di rullaggio e del piazzale di sosta

L’intervento di manutenzione straordinaria dell’“Apron 2”

La seconda fase dei lavori ha riguardato il piazzale di sosta aeromobili, denominato “Apron 2”, e i due raccordi brevi “TM” e “TN” necessari per il collegamento del piazzale stesso alla via di rullaggio di cui al paragrafo precedente. Ai fini del mantenimento dell’operatività delle infrastrutture utili per la circolazione degli aeromobili, i suddetti lavori sono stati realizzati successivamente al completamento della via di rullaggio e alla sua riapertura al traffico aereo. In particolare, dando seguito alle indicazioni fornite dagli Specialisti sulla sicurezza dei lavori, prima di approcciare la demolizione della pavimentazione esistente, si è proceduto alla bonifica da ordigni residuati bellici su tutta l’area oggetto dell’intervento. I 17.500 m2 di piazzale da riqualificarsi davano spazio allo stazionamento di quattro aeromobili di classe “C” e costituivano l’ultima area di sosta del Marconi in pavimentazione flessibile che, con il presente intervento, è stata convertita in rigida. In particolare, l’intervento è stato eseguito demolendo gli 80 cm di pavimentazione esistente e, successivamente, stabilizzando il terreno in situ a calce per una profondità di ulteriori 55 cm così da avere le necessarie caratteristiche portanti sul piano di imposta della nuova pavimentazione. Successivamente, sono stati realizzati due strati consecutivi in misto cementato per un totale di 45 cm, costituenti la fondazione per lo strato superficiale in conglomerato cementizio. Quest’ultimo strato, posato previa l’interposizione di due fogli sovrapposti antifrizione in polietilene, è stato steso con l’utilizzo di una macchina operatrice tipo Slipform in lastre di ampiezza massima pari a 7,5 m.

Considerata la produttività dell’impianto di confezionamento del conglomerato cementizio, la velocità operativa della macchina ed il tempo necessario per l’esecuzione dei tagli superficiali per la realizzazione dei giunti di contrazione, il lavoro è stato portato a compimento eseguendo 12 “strisciate” in dodici giorni, corrispondenti a quasi 200 m per ciascuna giornata di lavoro. I giunti sono stati poi eseguiti ogni 7,5 m, dando forma, in definitiva, a lastre di forma pressoché quadrata. I lavori di manutenzione straordinaria all’aeroporto hanno impegnato l’Impresa Bindi SpA per quasi un anno, restituendo delle infrastrutture moderne, realizzate con macchinari e materiali all’avanguardia ed in grado di far fronte alla sempre crescente domanda in termini di traffico e prestazioni cui è sottoposto lo scalo bolognese. La grande esperienza, unita all’impiego di soluzioni innovative ed eco-compatibili, ha permesso di realizzare il lavoro riciclando gran parte dei materiali provenienti dalla demolizione degli strati in conglomerato bituminoso e in misto granulare delle sovrastrutture esistenti. L’Impresa Bindi ha proposto alla Direzione Lavori una variante migliorativa al progetto che ha riguardato la sostituzione degli strati di sottofondazione e fondazione del pacchetto della pavimentazione del piazzale di sosta Apron 2. L’Impresa si è inoltre occupata direttamente della fornitura degli inerti e del cemento necessari al confezionamento del calcestruzzo da impiegare nella lastra proponendo, con il supporto di un tecnologo e un laboratorio prove, un suo mix design che rispondesse alle assai stringenti prescrizioni di Capitolato.