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Aeroporto G. Marconi di Bologna: riqualificazione della via di rullaggio e del piazzale di sosta

L’intervento di manutenzione straordinaria per la riqualificazione del tratto di via di rullaggio compreso tra i raccordi “TM “e “TN” e dell’antistante porzione di piazzale di sosta aeromobili denominata “Apron 2”

Aeroporto G. Marconi di Bologna: riqualificazione della via di rullaggio e del piazzale di sosta

Risanamento profondo con la tecnologia Wirtgen Group

Fra i diversi lavori in corso di realizzazione mirati a migliorare ricettività e funzionalità delle strutture, particolare rilievo ha ricoperto l’intervento su un tratto della via di rullaggio che si estende tra i raccordi TN (Tango November) e TM (Tango Mike). In una seconda fase, i lavori hanno interessato anche la via di servizio che corre parallela e, in una terza fase, si estenderanno invece al rifacimento della pavimentazione di quattro aree di parcheggio degli aeromobili (dalla 209 alle 212) del piazzale di sosta Apron 2. Nel tratto oggetto della prima fase dell’intervento, che si estende per 340 m lunghezza e 23 di larghezza, la via di rullaggio presentava l’ammaloramento del tappeto usura ma, soprattutto, mostrava segni evidenti di una diminuita capacità di portanza, chiaramente attribuibile agli strati di fondazione della pavimentazione.

Il progetto ha inoltre previsto il consolidamento sulle shoulder, che dovevano anche passare da 2,90 m esistenti a 9 m, così come al rifacimento del fognolo di raccolta delle acque meteoriche. Il Committente ha inoltre richiesto che si intervenisse su ulteriori 70 m in direzione del raccordo TP (Tango Papa); in quel tratto, la pista di rullaggio non presentava problematiche assimilabili a quelle del tratto principale soggetto a manutenzione straordinaria, ma necessitava di un consolidamento più superficiale (30 cm) per 12 m di larghezza a cavallo della mezzeria (center line) e comunque del rifacimento completo degli strati di conglomerato bituminoso. Per quanto attiene alle pavimentazioni, i lavori sono stati assegnati all’Impresa Bindi SpA di Figline Valdarno (FI), Cliente storico di Wirtgen Group che, nei suoi 70 anni di vita, ha sempre fatto dell’innovazione un fattore strategico della propria crescita.

Primo obiettivo: recuperare portanza

Come riferitoci dall’Ing. Elena Sturlini, Responsabile Tecnico di cantiere dell’Impresa Bindi, il lavoro è stato particolarmente impegnativo: “Si è trattato di garantire che fossero rispettati le stringenti specifiche di Capitolato, mirate ad assicurare qualità e durabilità e, al tempo stesso, di rispettare i tempi assegnatici; il lavoro è infatti avvenuto mentre l’aeroporto era in pieno esercizio, con tutte le conseguenze di natura logistica che ciò comporta. Indubbiamente, l’impiego massiccio di tecnologia Wirtgen Group ha creato le condizioni migliori perché si raggiungesse la più alta produttività possibile e il lavoro rispettasse tutti i parametri prestazionali richiesti dal Committente”.

Stesa di qualità firmata Vögele

Come sempre accade nei lavori aeroportuali, un aspetto cruciale dell’intervento è stata la stesa del pacchetto in conglomerato bituminoso realizzato, come sottolineato, utilizzando materiali ad alto modulo (base, binder) e SMA per lo strato di usura. Anche in questo caso, la tecnologia Wirtgen Group ha assicurato i migliori risultati grazie all’impiego della finitrice Vögele Super 1803-3 che, oltre ad essere equipaggiata con sistema di livellamento automatico Niveltronic Plus, era anche dotata di barra con sensori a ultrasuoni Big Multiplex Ski, una soluzione particolarmente efficace per correggere le eventuali irregolarità dello strato su cui si stende che vengono rilevate secondo un sistema capace di creare parametri virtuali che ignorano i punti particolarmente critici.

La possibilità di posizionare liberamente i sensori consente poi di ottenere letture accurate anche in situazioni quali le curve, le rotatorie o i piani inclinati. Il posizionamento del sensore posteriore per la lettura del materiale appena steso offre inoltre al processore un parametro che è computato, e quindi immesso nel calcolo indipendente dalle condizioni rilevate, anche nelle situazioni applicative più complesse. Anche se gli strati di posa in misto cementato realizzati sulla pista di rullaggio non presentavano particolari problematiche di planarità ed irregolarità, l’impiego del sistema Big Mulplex Ski ha comunque offerto un’ulteriore garanzia della qualità della stesa, cui ha contribuito anche il famoso banco AB 500 di cui è dotata la finitrice, interamente progettato e realizzato da Vögele.