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Aeroporto di Treviso: pavimentazioni con tecnologie di ultima generazione

Completato con successo il rifacimento del tappeto di usura dell’aeroporto Antonio Canova. Il risultato è stato raggiunto programmando nel dettaglio gli aspetti logistici e utilizzando tecnologie di avanguardia

Questa è stata ulteriormente garantita da uno scalda-giunti alimentato a gas posizionato immediatamente di fronte al banco, che ha così consentito una perfetta “sigillatura” dei bordi fra le varie passate, di fatto rendendo omogenea l’intera pavimentazione.

Importante anche la modalità adottata per eliminare i giunti trasversali: ogni singola passata è stata infatti realizzata da inizio a fine pista in modo continuativo e senza alcuna sosta per 16 ore, stendendo circa 2.600 t di tappeto senza soluzione di continuità.

Questa tecnica di stesa, che ha consentito un miglior livello qualitativo perché ha diminuito il numero delle passate, è stata possibile grazie all’impiego di un caricatore Vögele PowerFeeder MT 3000 con nastro di trasferimento riscaldato, che ha permesso di rifornire la vibrofinitrice in modo continuo e uniforme.

Ciò ha evitato l’eventuale discontinuità di alimentazione durante la stesa, ma anche i possibili urti degli autocarri che avrebbero potuto trasferirsi al banco di stesa della finitrice, alterandone il settaggio e compromettendo quindi la qualità della stesa.

Per l’area necessaria all’inversione per il back-track e i raccordi A e B si è proceduto con due finitrici affiancate, una cingolata (Vögele Super 2100-2) e una gommata (Vögele Super 1800-3) che hanno permesso la necessaria mobilità e maneggevolezza per queste superfici, caratterizzate da dimensioni minori e in alcuni punti anche da raggi di curvatura incompatibili con l’impiego di una finitrice di grandi dimensioni.

La compattazione è stata invece eseguita con tre rulli Bomag BW 174, dotati di Asphalt Manager e Bomag Compaction Management BCM; il primo permette la regolazione della vibrazione indotta dalla massa vibrante, mentre il secondo crea una mappatura delle aree di lavoro con l’indicazione dei principali parametri della compattazione e del numero di passate eseguite, consentendo così di controllare i valori effettivamente raggiunti ed evitando sovra o sottocompattazioni che avrebbero potuto pregiudicare la qualità del tappeto di usura.