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Aeroporto di Fiumicino: riqualifiche strutturali e operative

Presso le infrastrutture di volo della pista 16L/34R dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino (RM), un esempio concreto di scelte progettuali innovative per la risoluzione di problematiche di ordine tecnico assai complesse e di come si riescano a coniugare le elevate produzioni da eseguire in tempi ristretti e la qualità dei lavori

Le esigenze poste alla base del progetto

I principali problemi che l’intervento progettato si è proposto di risolvere sono i seguenti:

  • ripristinare una conformazione longitudinale e trasversale del Sistema 16L/34R rispondente alle prescrizioni dettate dal Regolamento ENAC;
  • implementare il sistema di smaltimento delle acque meteoriche;
  • adeguare la portanza delle pavimentazioni al traffico aereo atteso per il futuro.

Il conseguimento di tali obiettivi si è tradotto nella riconfigurazione plano-altimetrica delle pavimentazioni e delle zone a verde delle infrastrutture, opportunamente studiata tenendo conto delle problematiche di tipo geotecnico in precedenza descritte.

Le soluzioni geotecniche e l’innovazione sulla scelta dei materiali

Per verificare che tale obiettivo potesse essere effettivamente conseguito dal punto di vista geotecnico, si è proceduto a uno studio consistito in:

  • una reinterpretazione dei dati delle indagini geotecniche pregresse e dei dati di monitoraggio dei cedimenti disponibili tra il 1970 e il 2012;
  • una “back analysis” del comportamento dei rilevati con analisi agli elementi finiti (FEM) e con modelli costitutivi “avanzati”;
  • una analisi FEM dei cedimenti attesi nei prossimi 25 anni.

Quanto studiato ha consentito di stimare che il decorso dei cedimenti nel tempo comporterà una lenta diminuzione delle pendenze trasversali che, tra 10÷15 anni, sarà dell’ordine dell’1%, requisito minimo prescritto dal Regolamento ENAC. Solo in corrispondenza della progressiva 3.150 m (a partire dalla testata 34R), per un tratto di pista di lunghezza limitato a circa 125 m, è stata prevista una soluzione che contempla “l’alleggerimento” del rilevato esistente mediante la parziale asportazione dei materiali messi in opera, sia in fase di costruzione della pista, sia nel corso dei successivi interventi di risagomatura/riprofilatura, e la loro sostituzione con materiali più leggeri, al fine di conseguire una riduzione delle pressioni esercitate sul terreno naturale dell’ordine di 20÷25 kPa.

Lo smaltimento delle acque meteoriche

Uno degli obiettivi del progetto è stato quello di implementare il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche delle infrastrutture di volo della pista 16L/34R. Il nuovo drenaggio della pista di volo prevede il convogliamento delle acque in sistemi lineari di raccolta posti sul bordo pavimentato e sulle zone a verde che, tramite collettori secondari, recapitano le acque ai collettori idraulici principali preesistenti.

Le pavimentazioni aeroportuali

Per quanto riguarda la riqualifica delle pavimentazioni aeroportuali, la definizione degli interventi più opportuni da porre in atto è stata eseguita sulla base del traffico aereo che si ipotizza interesserà le infrastrutture in questione per i prossimi 20 anni e delle attuali caratteristiche geometriche e strutturali delle esistenti pavimentazioni. Con particolare riferimento al tratto di pista dove è stata prevista la posa in opera della Schiuma di Vetro, la sovrastruttura è stata dimensionata avendo soprattutto avuto cura di verificare che lo stato tensionale indotto dal traffico aereo all’estradosso dello strato rimanesse al di sotto dei 100 kPa, valore progettuale assunto come soglia da non superare al fine di non provocare deformazioni permanenti per frantumazione degli elementi granulari artificiali.