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Una tassazione più equa e moderna

La Commissione Europea ha proposto di modificare la direttiva relativa alla tassazione degli autoveicoli pesanti adibiti al trasporto merci per l’uso di alcune infrastrutture

Una tassazione più equa e moderna

Per quanto riguarda la rete stradale interessata, la proposta fa riferimento agli orientamenti riveduti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti.

La proposta risponde al principio di sussidiarietà, in quanto le competenze per disciplinare il settore dei trasporti sono condivise fra UE e Stati membri, anche se l’adeguamento delle regole esistenti, tuttavia, è di competenza esclusiva dell’Unione. L’estensione delle Norme ad altre categorie di veicoli è giustificata dalle ripercussioni di tali Norme su problematiche quali prevenire il rischio di un trattamento iniquo, da parte degli Stati membri, degli utenti occasionali o dei veicoli immatricolati all’estero e la riduzione delle distorsioni della concorrenza.

Più in generale, dato che tutti questi veicoli utilizzano la stessa infrastruttura stradale e contribuiscono alle emissioni globali di CO2, all’inquinamento atmosferico e alla congestione del traffico, la loro inclusione è giustificata in considerazione dei problemi individuati.

Le misure proposte hanno il solo scopo di contribuire al conseguimento degli obiettivi prefissati, in particolare l’applicazione coerente dei principi “chi inquina paga” e “chi utilizza paga”, e non vanno oltre quanto necessario a tale fine.

L’ampliamento dell’ambito di applicazione ad altre categorie di veicoli oltre a quella dei veicoli pesanti è necessario per fare sì che le Norme siano applicate in modo coerente a tutti i veicoli stradali e che si riesca ad affrontare i problemi che non sono esclusivamente o principalmente collegati al traffico dei veicoli pesanti.

La proposta non obbliga gli Stati membri ad imporre oneri stradali, ma armonizza le modalità di imposizione di tali oneri a livello di Unione Europea. Non comporta nemmeno un aumento degli oneri in vigore. Attualmente, 24 Stati membri su 28 fanno pagare (in parte o in tutto) per l’utilizzo dell’infrastruttura stradale.