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Le nuove politiche nazionali e regionali per il trasporto ferroviario 4.0

Il trasporto intermodale ferroviario al centro delle politiche per la mobilità sostenibile e degli obiettivi di efficientamento del settore dei servizi di trasporto italiani: il caso della Lombardia

Le nuove politiche nazionali e regionali per il trasporto ferroviario 4.0

È da segnalare come l’intervento “Ferrobonus” si inserisca in un contesto in cui con la Legge n° 9 del 22 Gennaio 2016 (cosiddetto “Eco bonus”) il Governo italiano ha definito una ulteriore misura di sostegno al trasporto merci mediante una riduzione del pedaggio di rete sull’infrastruttura ferroviaria nazionale di 2,5 Euro per treno*km. Il contributo è previsto per il 2016 e il 2017. In Lombardia il tema delle politiche di incentivo allo sviluppo del trasporto intermodale ferroviario in sostituzione dei traffici stradali di lunga percorrenza è di particolare interesse, considerando la posizione geografica, la vocazione internazionale dell’industria manifatturiera e il numero di impianti intermodali.

La rilevanza, più che in termini di riduzione dei fenomeni di congestione di carattere locale , deriva dalla concentrazione dei traffici in alcuni poli e dalle modifiche del comportamento degli operatori su alcune specifiche direttrici. Inoltre, la comprensione dei trend del trasporto combinato strada/rotaia e mare/rotaia è di particolare rilevanza per interpretare i trend del trasporto su strada in Lombardia, sia perché queste alternative al tutto gomma sono competitive sulle distanze oltre i 300 km – cioè sul segmento di traffico con maggior prospettive di crescita grazie ai trend dell’export – sia perché i traffici intermodali si concentrano nei principali dieci nodi terminalistici lombardi in Italia e dei tre di particolare importanza in province limitrofe (Novara, Piacenza e Verona), dove si polarizzano le attività di presa e consegna stradale. La Lombardia si trova al centro dei traffici intermodali ferroviari tra l’Italia e i Paesi dell’Europa Centrale, oltreché verso i principali porti del Nord Europa, ed è a livello europeo considerata la terza area per rilevanza nel settore della logistica internazionale via ferrovia, alle spalle di Rotterdam e Duisburg.

Il ruolo di particolare rilevanza nella rete europea dei servizi intermodali è dovuto principalmente alle politiche di trasferimento modale della Svizzera e alla presenza di numerosi centri intermodali, fra cui tre di grande rilievo in Lombardia (Busto Arsizio gestito da Hupac, Melzo, gestito da Rail Hub Milano del Gruppo Contship e Milano Smistamento gestito da Terminali Italia del Gruppo FS) e tre di altrettanto rilevo per traffici e dimensioni nelle immediate vicinanze (Novara, gestito a Eurogateway, Piacenza, gestito da una Società del Gruppo Hupac e Verona Interporto Quadrante Europa, gestito da due Società, una del Gruppo FS e una della Società di servizi dell’Interporto).