Lo scorso anno, la Commissione Europea ha stilato un documento di lavoro sulla messa in opera del servizio. Le conclusioni alle quali è giunta la Commissione sono:
- la Normativa non ha conseguito risultati in relazione alla maggior parte dei suoi obiettivi. Evidenzia in particolare che per gli esattori di pedaggi i costi del telepedaggio sono “a malapena diminuiti” e per gli utenti della strada il SET non è ancora disponibile;
- in merito all’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio sono stati compiuti pochi progressi e, salvo alcune eccezioni, le unità di bordo non sono state integrate con altri dispositivi. L’interoperabilità transfrontaliera è costosa e difficile da conseguire a motivo delle considerevoli differenze riguardanti l’applicazione, i singoli sistemi di pedaggio a livello nazionale, le tecnologie consentite dalla Normativa in materia di SET e la mancanza di disposizioni efficaci sulla riscossione coercitiva dei pedaggi per i veicoli immatricolati in un altro Stato membro;
- per quanto concerne il campo di applicazione, la Normativa è rilevante solo in parte, in quanto imporre che tutti i fornitori del SET servano tutti i tipi di veicoli e tutti i settori sottoposti a pedaggio in Europa è eccessivo (sarebbe più efficace se i fornitori fossero liberi di rispondere alle esigenze dei loro acquirenti).
La Commissione ha esaminato tre opzioni strategiche possibili:
- affrontare alcune problematiche attraverso l’autoregolamentazione e altre attraverso la Legislazione;
- affrontare tutte le problematiche attraverso la Legislazione, mantenendo l’approccio “basato sul mercato” adottato nella decisione 2009/750/CE;
- affrontare alcune problematiche attraverso la piena armonizzazione tecnica e procedurale dei sistemi di telepedaggio nell’UE ed altre attraverso la Legislazione.
In merito a tali strategie, l’opzione preferita è la 2 in quanto, secondo la Commissione, presenta più vantaggi in termini economici.
Il sistema avrebbe dovuto essere operativo nel 2014 (almeno per i mezzi pesanti), mentre in realtà è ancora in fase di test in alcuni tratti autostradali in Austria, Italia, Spagna, Polonia e Germania.