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Sicurezza stradale e guida notturna

Un approccio innovativo e razionale sui sistemi di gestione della sicurezza stradale

Sicurezza stradale e guida notturna

Negli ultimi tempi sono state innumerevoli le procedure e le linee guida emanate sia a livello nazionale, con la pubblicazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti delle “Linee Guida per la Gestione della Sicurezza Stradale delle Infrastrutture Stradali”, che internazionale, con la pubblicazione della Norma ISO 39001:2012 Road Traffic Safety Management Systems” che disciplina i sistemi di gestione della sicurezza stradale.

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  • In Italia, i dati ISTAT riportano che il picco più elevato di incidentalità durante l’arco della giornata si registra intorno alle ore 18:00, quando all’incremento del traffico per gli spostamenti lavoro-casa si aggiungono fattori psico-sociali come lo stress e la stanchezza, unitamente alle difficoltà di percezione visiva dovute alla riduzione della luce naturale
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    In Italia, i dati ISTAT riportano che il picco più elevato di incidentalità durante l’arco della giornata si registra intorno alle ore 18:00, quando all’incremento del traffico per gli spostamenti lavoro-casa si aggiungono fattori psico-sociali come lo stress e la stanchezza, unitamente alle difficoltà di percezione visiva dovute alla riduzione della luce naturale
  • L’indice di mortalità per incidenti stradali per ora del giorno (anno 2012)
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    L’indice di mortalità per incidenti stradali per ora del giorno (anno 2012)
  • Il tracciato della S.P. 217 “Via dei Laghi”
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    Il tracciato della S.P. 217 “Via dei Laghi”
  • I dati incidentali della Via dei Laghi (Fonte: ACI-ISTAT 2004-2008)
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    I dati incidentali della Via dei Laghi (Fonte: ACI-ISTAT 2004-2008)
  • Un esempio di scheda-intervento per la riduzione della velocità
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    Un esempio di scheda-intervento per la riduzione della velocità
  • Un esempio di scheda-intervento per la riduzione della velocità
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    Un esempio di scheda-intervento per la riduzione della velocità
  • Uno dei parametri analizzati: la dispersione delle traiettorie
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    Uno dei parametri analizzati: la dispersione delle traiettorie

Al tempo stesso, i tagli alla spesa pubblica corrente e agli investimenti hanno portato alla necessità di razionalizzare gli interventi di messa in sicurezza delle strade esistenti, rendendo quindi assolutamente cruciale per gli Amministratori allocare correttamente le risorse e investirle in maniera adeguata. È interessante notare come vi siano degli strumenti che permettano di validare le scelte compiute in materia di sicurezza stradale restituendo anche un feedback da parte dell’utente, che spesso erroneamente viene considerato all’interno del sistema uomo-veicolo-ambiente come una delle componenti che partecipano all’evento incidente-stradale, e non come la componente principale.

L’incidentalità notturna

Il compito del guidatore risulta assolutamente impegnativo in condizioni diurne, con innumerevoli elementi al contorno da controllare e valutare istante per istante che richiedono un notevole impegno al guidatore. È interessante notare come le statistiche a livello europeo siano concordi con quanto precedentemente affermato[1].

In Italia, i dati ISTAT riportano che il picco più elevato di incidentalità durante l’arco della giornata si registra intorno alle ore 18:00, quando all’incremento del traffico per gli spostamenti lavoro-casa si aggiungono fattori psico-sociali come lo stress e la stanchezza, unitamente alle difficoltà di percezione visiva dovute alla riduzione della luce naturale.[2]

Risulta quindi chiaro come il tema della sicurezza stradale in ambito notturno assuma un’importanza ancora più rilevante alla luce di questi numeri.

Lo studio si è concentrato da un lato sui parametri utilizzabili per valutare il tracciato stradale in termini di coerenza della linea d’asse rispetto alla capacità di promuovere comportamenti di guida adeguati alle caratteristiche della strada (Design Consistency) e dall’altra sull’analisi dei diversi fattori che contribuiscono a definire il comportamento del driver durante la guida notturna.

Si è quindi affrontata l’analisi di una strada reale per verificare l’esistenza di una correlazione tra i dati incidentali ed il comportamento dell’utente, la geometria del tracciato e le condizioni al contorno. Inoltre, si è cercato di approfondire le dinamiche comportamentali dell’utente durante la guida notturna.

Il tracciato

La S.P. 217 “Via dei Laghi” presenta una lunghezza complessiva di 21,9 km e si estende attraverso la zona dei Castelli Romani.

Il tratto preso in considerazione ai fini dello studio di ricerca è compreso tra il km 10 e il km 19, poiché presenta caratteristiche di uniformità tali da poter essere analizzato come un’unica tratta omogenea.

La sperimentazione

La sperimentazione è stata possibile grazie all’utilizzo del simulatore di guida del CRISS del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile all’Università Roma Tre.

Si è ricostruita questa tratta con software di modellazione 3D; inoltre, questa è stata la prima simulazione effettuata presso il CRISS che ha riprodotto le condizioni di guida notturna, con l’utilizzo di filtri fotografici per simulare l’effetto notte.

La procedura di prova

Il campione è costituito da 42 soggetti, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, in possesso di patente di guida di tipo B e con circa 5.000 km/anno di percorrenza su viabilità extraurbana.

Dalle elaborazioni effettuate è emerso come il parametro 85MSR, dato dalla differenza tra la massima riduzione di velocità dell’utente nel passaggio dal rettifilo alla curva, ha presentato dei valori elevati che costituiscono un elemento di pericolosità per la sicurezza stradale sulla via dei Laghi.

Sono state predisposte delle schede-intervento con le soluzioni progettuali previste di tipo percettivo quali l’installazione di barre laterali sulla pavimentazione: questi sistemi forniscono al driver la percezione di viaggiare ad una velocità più elevata di quanto sia realmente.

La seconda parte del lavoro ha riguardato l’analisi comparativa del comportamento di guida dell’utente in condizioni di guida diurna e notturna: sono stati considerati tre parametri tra quelli presenti in letteratura.

Dall’analisi dei parametri anche in questo caso l’85MSR presenta rilevanti differenze nel passaggio giorno-notte: si è andati quindi ad applicare il Test T di Student per verificare la significatività statistica. Sono state predisposte delle schede-intervento relative alle sette sequenze rettifilo-curva, con interventi mirati sulle singole criticità.

Conclusioni

La procedura per l’analisi di sicurezza di un’infrastruttura provinciale proposta risulterebbe completa con la successiva verifica in simulazione degli interventi proposti, in modo tale da poter implementare interventi low-cost assolutamente appropriati per l’infrastruttura in esame, con il conforto scientifico di una simulazione effettuata su un campione ampio di utenti.

L’applicazione di una metodologia quale quella seguita in questo studio, che apparentemente risulta complementare ad un processo di Road Safety Audit Review, consentirebbe di validare e giustificare ulteriormente gli interventi di sicurezza stradale.

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