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Rotatorie stradali: giudizio tecnico e opinione pubblica a confronto

Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università degli Studi di Catania propone una serie di studi finalizzati alla comprensione di tutti quegli aspetti che, sulla strada, condizionano la capacità degli utenti di percepire il pericolo e il rischio influenzandone il comportamento di guida

Rotatorie stradali: giudizio tecnico e opinione pubblica a confronto

Il sondaggio d’opinione: modalità di erogazione e risultati

Il metodo più diffuso per conoscere l’opinione pubblica è l’indagine campionaria o sondaggio. Ad ogni intervistato sono state poste sia domande generali (età, genere, titolo di studio, mezzo di trasporto utilizzato più frequentemente), che mirate ad acquisire opinioni in merito alle peculiarità specifiche delle rotatorie a confronto con le intersezioni a raso lineari regolate semaforicamente o attraverso segnaletica di precedenza.

Le rotatorie vengono percepite complessivamente migliori delle altre tipologie di incrocio da una netta maggioranza delle persone intervistate; in particolare:

  • circa l’84% del campione intervistato si dichiara favorevole alle rotatorie in sostituzione delle intersezioni regolate semaforicamente;
  • circa il 90% degli intervistati predilige le rotatorie al posto degli incroci regolati da Stop/Dare precedenza.

Con specifico riferimento al confronto tra rotatorie e intersezioni semaforizzate, i risultati del sondaggio rivelano che:

  • sono soprattutto i giovani, principalmente quelli d’età compresa tra 26 e 35 anni a prediligere le rotatorie (solo il 3% è sfavorevole). Per contro, le persone più anziane palesano una decisa diffidenza nei confronti delle rotatorie (circa l’80% degli ultrasettantenni dichiara di preferire la regolazione semaforica);
  • gli uomini, in percentuale elevata (90%), si dichiarano più favorevoli delle donne, le quali evidenziano in una percentuale significativa (circa il 25%) la loro predilezione per le intersezioni dotate di lanterne semaforiche;
  • il titolo di studio non sembra influire sui giudizi espressi dagli utenti;
  • le opinioni variano significativamente in funzione del tipo di utente: gli automobilisti manifestano quasi all’unanimità (95%) la loro preferenza per le rotatorie; i motociclisti, in percentuale considerevole (circa il 30%), si sentono più tutelati dalla regolazione semaforica; il 23% degli utenti dei bus manifesta il proprio sfavore per le rotatorie; anche una significativa percentuale di pedoni (circa il 26%) è sfavorevole alle rotatorie. Il dato relativo alle opinioni dei ciclisti non è statisticamente significativo;
  • la maggiore fluidità del traffico offerta dalle rotatorie è il vantaggio prevalentemente avvertito da tutte le persone intervistate. I più giovani percepiscono questo vantaggio in misura maggiore (circa l’80%) degli utenti maturi e anziani (mediamente il 55%). Gli uomini (75%) sono convinti della maggiore fluidità del traffico più delle donne (55%). Tutti gli utenti, compresi i pedoni, percepiscono ugualmente (intorno al 70%) le migliori condizioni di deflusso, con la sola eccezione dei passeggeri dei bus, i quali affermano, in percentuale superiore al 40%, che tale aspetto non migliori. Con riferimento al titolo di studio, sono soprattutto le persone con licenza di scuola superiore (75%) ad evidenziare questo vantaggio;
  • il miglioramento della sicurezza veicolare è percepito in maniera evidente da poco più della metà degli intervistati (circa il 53%). Sono soprattutto i giovani a ritenere le rotatorie più sicure degli incroci semaforizzati (circa il 60%); per contro, più del 70% degli ultrasettantenni ritiene più sicuri gli incroci regolati semaforicamente. Gli uomini (circa 60%) percepiscono più delle donne (44%) le migliori prestazioni di sicurezza offerte dalle rotatorie. Tutte le categorie di utenti (in percentuale variabile tra il 50% e il 55%) sono dell’opinione che le rotatorie offrano un maggior grado di sicurezza rispetto alle intersezioni semaforizzate; solo i pedoni attestano in percentuale ridotta (circa il 30%) l’esistenza di questo vantaggio. Il titolo di studio non sembra essere discriminante nell’espressione dei giudizi;
  • il miglioramento della sicurezza di pedoni e ciclisti non rappresenta l’opinione più diffusa tra gli intervistati.

Dal confronto tra le rotatorie e le intersezioni regolate da Stop/Dare precedenza si evince che:

  • gli utenti più giovani (da 18 a 35 anni) giudicano favorevolmente le rotatorie secondo una percentuale compresa tra il 94% e il 98%;
  • gli uomini, in percentuale superiore al 93%, apprezzano le rotatorie più delle donne, le quali manifestano, in ogni caso, il loro consenso (meno del 20% dichiara di preferire le intersezioni regolate da segnaletica).

In funzione del tipo di mezzo di trasporto prevalentemente impiegato, si riscontrano giudizi abbastanza differenti:

  • i conducenti delle autovetture, praticamente nella loro totalità, si dichiarano più che favorevoli alle rotatorie;
  • il vantaggio più evidente percepito dagli utenti è il maggior grado di sicurezza che le rotatorie offrono rispetto alle altre tipologie d’incrocio;
  • le rotatorie vengono percepite più sicure per i pedoni rispetto agli incroci regolati da Stop/Dare precedenza.

Gli uomini che considerano migliorato questo aspetto sono più numerosi (57%) delle donne (41%). I possessori di licenza media attestano più delle altre categorie di intervistati il miglioramento della sicurezza dei pedoni (62%). I pedoni sono gli utenti che affermano in percentuale minore (circa 38%) la sussistenza di un miglioramento della sicurezza garantita dalle rotatorie alla loro categoria. I conducenti dei veicoli reputano, in elevata percentuale (58%), che la sicurezza pedonale migliori, mentre i motociclisti e gli utenti dei bus si dichiarano convinti di questo vantaggio secondo percentuali simili tra loro (intorno al 42%). Una percentuale inferiore al 30% degli intervistati attribuisce alle rotatorie un miglioramento della sicurezza dei ciclisti; addirittura è solo il 12% delle persone con più di 70 anni di età ad attestare l’esistenza di tale vantaggio. Gli uomini (34%), più delle donne (21%), vedono il miglioramento di questo aspetto. Non c’è sostanziale differenza nel giudizio espresso da persone con titolo di studio differente. La percezione di un reale miglioramento della sicurezza dei ciclisti, infine, è pressoché identica per quasi tutte le categorie di utenti, attestandosi, in percentuale, su valori dell’ordine del 18% per gli utenti dei motocicli e dei bus, e su valori ancor più ridotti (15%) per i pedoni. Gli automobilisti, invece, si pronunciano in numero maggiore (intorno al 40%), in merito ai vantaggi di sicurezza offerti ai ciclisti.

Conclusioni

L’opinione complessiva che il campione di intervistati ha manifestato nei confronti delle rotatorie è ampiamente positiva. Tuttavia, i risultati del sondaggio hanno evidenziato come il metro di giudizio riveli una significativa variabilità in relazione ad alcune specificità delle persone componenti il campione esaminato. Alquanto diverse, ad esempio, sono le “sensazioni” espresse dai giovani, rispetto a quelle degli anziani. Anche il “livello di gradimento” presenta gradazioni differenti in funzione del tipo di utente (pedoni e utenti dei bus manifestano giudizi meno entusiastici rispetto agli altri tipi di utenza).

Obiettivo futuro del presente gruppo di ricerca sarà quello di affinare il livello di conoscenza della percezione del rischio e della valutazione del pericolo da parte delle diverse categorie di utenti. A tale scopo si intende ampliare il campione di intervistati anche attraverso campagne d’indagine condotte su scala nazionale mediante la somministrazione di questionari nella modalità online. La vasta rete di contatti messa a disposizione dal DISS contribuirà in maniera determinante alla formazione dell’ampia banca dati indispensabile per l’ottenimento degli obiettivi prefissati. Il supporto degli esperti del DISS, infine, risulterà fondamentale anche per una “lettura” delle opinioni acquisite secondo punti di vista riferibili a quegli aspetti multidisciplinari (ad esempio, quelli legati alla psicologia di guida) che caratterizzano la sicurezza stradale nel suo complesso.