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Il finanziamento delle opere pubbliche

Il Convegno di Milano dello scorso 25 Gennaio, organizzato dal CNI, dalla Fondazione e dall'Ordine degli Ingegneri di Milano in collaborazione con UNI e gli Ordini degli Ingegneri di Torino, Napoli e Catania, posto l'accento s

Il finanziamento delle opere pubbliche

Il Convegno ha approfondito le tematiche del Partenariato Pubblico Privato (PPP) e della bancabilità dei progetti, riscontrando un notevole interesse da parte degli addetti ai lavori.

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  • Un momento del dibattito conclusivo, moderato dall’Ing. Pellegatta (CNI)
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    Un momento del dibattito conclusivo, moderato dall’Ing. Pellegatta (CNI)
  • L’intervento del Prof. Brandolese del Politecnico di Milano
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    L’intervento del Prof. Brandolese del Politecnico di Milano
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Il tema del finanziamento per il settore delle costruzioni in generale, infatti, riveste una significativa importanza alla luce del peso rilevantissimo che il settore ha nell’economia italiana e dell’intera Europa: a livello di entità degli investimenti, di mobilitazione di risorse materiali, di sbocchi occupazionali e di indotto.

Nel caso delle opere pubbliche, la necessità di ricorrere al PPP come sistema prioritario di finanziamento è ritenuto oggi necessaria ed indispensabile da parte delle Amministrazioni Pubbliche, centrali e periferiche, al fine di soddisfare le regole del Patto di Stabilità degli Enti Pubblici. Nel corso dei numerosi interventi, tenuti da rappresentanti degli Ordini degli Ingegneri, delle Università, del mondo bancario, immobiliare e politico, delle Associazioni nazionali e delle Stazioni appaltanti, è tuttavia emerso che il ricorso al PPP, con nuovi e non sempre chiari strumenti attuativi, comporta l’insorgere di difficoltà e di problemi soprattutto nei confronti delle piccole Amministrazioni Locali, che si trovano spesso impreparate e prive di supporto nella fase di predisposizione e di utilizzo di questi nuovi strumenti.

L’assenza di una precisa e consolidata esperienza pratica di mercato complica ulteriormente l’introduzione del PPP, creando dubbi e incertezze agli Amministratori Pubblici sulla reale efficacia di impiego nelle diverse realtà locali – in particolare nell’inserimento nel documento di pianificazione triennale degli investimenti -, di Progetti di Infrastrutture Pubbliche che realmente possano essere realizzati in PPP tali da raccogliere la “manifestazione di interesse” da parte del Sistema Bancario ed Assicurativo nella fase di Bancabilità dei Progetti. Vi è pertanto la necessità di avviare verso il mercato a beneficio di Soggetti Pubblici e Privati, P.A., Banche, Imprese, Professionisti e Fornitori, un processo culturale capace di elevare da un lato, la conoscenza dei diversi strumenti di PPP tanto da rendere possibile il reperimento di capitali privati ad uso del Pubblico e dall’altro, introdurre metodologie di lavoro capaci di semplificare le procedure e la produzione dei documenti previsti dalla complessa burocrazia pubblica.

Una metodologia che permetta di raccogliere e riordinare i dati tecnici, progettuali e finanziari di un’opera – documentando l’effettivo stato di avanzamento dei lavori e il rispetto delle specifiche previste, a partire dall’iniziale bancabilità del progetto fino alla conclusione della costruzione – faciliterebbe l’applicazione del PPP perché consentirebbe alle Imprese di costruzione, agli sviluppatori immobiliari, agli Istituti di Credito, agli Enti Pubblici e agli altri soggetti coinvolti di valutare correttamente la fattibilità della stessa e conoscere in tempo reale l’evoluzione dell’opera, garantendo la trasparenza nello sviluppo della infrastruttura pubblica.

A tal fine, l’Ordine degli Ingegneri di Milano ha proposto con questo convegno l’applicazione pratica della nuova Specifica Tecnica predisposta da UNI denominata UNI/Ts 11453 “Linee guida per l’iter di finanziamento per le Costruzioni”: uno strumento capace di rispondere alle esigenze applicative del PPP quale supporto tecnico-operativo e in particolare nella fase della bancabilità dei progetti di infrastrutture pubbliche. Lo scopo della nuova Specifica Tecnica è di introdurre, all’interno dei processi di finanziamento alle costruzioni, i criteri e i parametri oggettivi attraverso i quali sia possibile: 

  • fornire le giuste garanzie agli Istituti di Credito sulla regolarità del generale andamento del progetto;
  • agevolare il dialogo tra Banche ed Imprese, attraverso la condivisione di una piattaforma comune, per l’erogazione dei finanziamenti; 
  • assicurare agli Enti Pubblici costi, tempi certi e tracciabilità dei pagamenti dei subappalti.