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Dalla realtà, l’innovazione: un approccio sostenibile

L'articolo intende illustrare una modalità ormai collaudata per sviluppare innovazione sostenibile nel mondo delle infrastrutture di trasporto, con esempi pratici già realizzati.

Dalla realtà, l’innovazione: un approccio sostenibile

L’articolo intende illustrare una modalità ormai collaudata per sviluppare innovazione sostenibile nel mondo delle infrastrutture di trasporto, con esempi pratici già realizzati.

Immagini

  • Guard-rail a tubi classe H2 (UNI EN 1317) nella versione “bordo ponte”
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    Guard-rail a tubi classe H2 (UNI EN 1317) nella versione “bordo ponte”
  • Il guard-rail classe H2 (UNI EN 1317) in legno di larice
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    Il guard-rail classe H2 (UNI EN 1317) in legno di larice
  • Esempi di muri di sostegno prefabbricati
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    Esempi di muri di sostegno prefabbricati
  • Esempi di muri di sostegno prefabbricati
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    Esempi di muri di sostegno prefabbricati
Innovazione: un atto di fiducia

“Apprendere” è un atto di fiducia verso la realtà che fa scattare un percorso di conoscenza, a partire dal bagaglio di idee ed esperienze costruite nel tempo e caratterizzanti la persona. Ognuno possiede un criterio del tutto originale nell’approccio alle cose. Con questo criterio si operano scelte e decisioni anche tecniche e si rendono uniche, personali le realizzazioni nel settore, e deve essere aperto al cambiamento per essere un criterio di valutazione tecnica e di giudizio oggettivo.

L’innovazione caratterizza un modo di essere Azienda e dipende in particolare dalla disponibilità ad imparare, ad apprendere sempre qualcosa di nuovo nelle attività quotidiane.

Un esempio: il guard-rail a tubi

Una delle innovazioni più interessanti nel settore dei guard-rail è stato l’utilizzo di tubi a sezione chiusa invece dei tradizionali nastri longitudinali sagomati a due o tre onde.

La sezione a tubo offre caratteristiche prestazionali fino ad oggi non riconosciute nel settore ma da sempre presenti nella realtà, e cioè:

  • i tubi non hanno spigoli taglienti, a favore di utenze deboli (pedoni, ciclisti e motociclisti);
  • mantengono la sezione integra durante l’urto e quindi la resistenza è maggiore;
  • non creano un muro per la neve e ne evitano l’accumulo in sede stradale;
  • non chiudono le direttrici visive, a beneficio della fruizione del paesaggio.
Partire dalla realtà

Per riconoscere e quasi “estrarre” dalla realtà specifiche caratteristiche innovative occorre in primis essere disposti a lasciarsi interrogare, colpire dalla realtà stessa, cioè a non dare nulla per scontato.

Questo permette di scoprire nuovi legami fra le cose. Un esempio: l’integrazione del fotovoltaico nelle barriere antirumore.

L’idea di integrare moduli fotovoltaici in pannelli fonoassorbenti per barriere antirumore è nata dalla considerazione di diversi aspetti della realtà, e in particolare:

  • l’obbligo di costruire barriere antirumore in certe condizioni di inquinamento acustico;
  • la mancanza di risorse per ottemperare a tale obbligo;
  • l’opportunità di rendita economica grazie all’energia elettrica prodotta da fotovoltaico;
  • la salvaguardia dell’ambiente sia dal rumore che dalle emissioni di CO2.

Questo approccio ha generato una possibilità di innovazione sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico. Nel caso della barriera antirumore fotovoltaica, la sostenibilità economica è risultata essere un aspetto molto complesso.

Alcuni dei parametri che incidono sulla sostenibilità economica del prodotto sono:

  • le dimensioni del manufatto;
  • la localizzazione geografica e l’orientamento;
  • la potenza elettrica installata;
  • la natura giuridica del committente;
  • la possibilità o meno di consumo diretto dell’energia da parte del Committente;
  • lo spread sul finanziamento, nel caso una parte dell’operazione sia finanziata a debito.
Disponibilità al confronto

Nell’affrontare la complessità della realtà emergono difficoltà insite nel percorso di innovazione:

  • la necessità di un elevato know-how di settore;
  • la disponibilità ad un serrato confronto interdisciplinare.

Infatti, lo sviluppo dell’innovazione richiede know-how non solo elevato, ma anche spesso in settori diversi della tecnica, generalmente non comunicanti. Occorre perciò grande disponibilità alla condivisione di idee ed approcci tecnici, in un continuo lavoro di equipe.

Ad esempio, nello sviluppo di un nuovo guard-rail in legno, l’Azienda Committente ha garantito l’apporto in IRIS di know-how specifico sul legno lamellare di larice relativamente alle caratteristiche di:

  • linea produttiva;
  • resistenza meccanica;
  • durabilità senza necessità di impregnazione, grazie alla funzione auto-passivante dello strato superficiale del legno di larice;
  • smaltimento fine vita utile;
  • in una parola: sostenibilità ambientale.

IRIS nel contempo ha garantito l’apporto di conoscenze specifiche in:

  • metodi, percorsi e strategie per innovare;
  • normative del settore;
  • fund rising;
  • controllo e verifica dei costi in avanzamento del progetto;
  • in una parola: sostenibilità economica.

Conclusioni

“Innovazione” non è una parola astratta per pochi addetti ai lavori: si tratta di un tipo di mentalità che può caratterizzare qualsiasi attività lavorativa, rendendo possibili nuovi sviluppi positivi per tutti.