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Completato il lato Sud del Quadrilatero

Lo scorso 28 Luglio sono state aperte al traffico sia l’intera direttrice Civitanova Marche-Foligno sia il tratto umbro del lato Nord del Quadrilatero, per complessivi 50 km

Completato il lato Sud del Quadrilatero

Siamo ora in Umbria (il confine regionale è situato alla p.k. 17+900) e, soprattutto nella Piana di Colfiorito, è possibile apprezzare come l’infrastruttura si integri nel paesaggio: i tratti all’aperto sono infatti caratterizzati da dune in terra (sia lateralmente sia sullo spartitraffico), verosimilmente realizzate con parte dello smarino dei tunnel che abbattono l’inquinamento acustico e migliorano l’inserimento ambientale riducendo l’impatto visivo dell’opera.

Una soluzione indovinata, specie considerando che la sezione stradale è a due carreggiate separate, con due corsie per ogni senso di marcia da 3,75 m ognuna, oltre a banchine laterali da 1,75 m e spartitraffico centrale di almeno 2,5 m, per una larghezza complessiva della piattaforma stradale di 24,5 m. Da Colfiorito, il viadotto La Palude preannuncia l’omonima galleria di circa 1.200 m in cui si è svolta la cerimonia inaugurale, subito seguita dal tunnel Cupigliolo di oltre 2 km. Siamo ormai in discesa verso Foligno, nel tratto che attualmente è il più lungo senza svincoli intermedi (17 km): il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha però assicurato, nel corso dell’inaugurazione, che ci si sta muovendo per realizzare uno svincolo intermedio a Scopoli. La S.S.77 var prosegue ora prevalentemente in galleria: il nuovo tratto ne comprende ben 13, per un’estensione complessiva di circa 21 km (pari a oltre il 60% del tracciato).

Ecco quindi il tunnel La Franca, i cui 1.080 m – come si accennava in apertura – sono finiti sotto inchiesta sia per lo spessore del calcestruzzo sia per la qualità dei materiali utilizzati, la galleria Sostino (2,8 km) e la galleria Pale, anch’essa superiore ai 2 km, queste ultime intervallate dal viadotto Scopoli. Il tempo di notare che con i suoi 400 m questo viadotto risulta essere (con il viadotto Chienti 2) uno dei più lunghi del tracciato, e l’attenzione viene attirata dal segnale posto in prossimità della successiva galleria Belfiore: il nome della galleria è stato infatti cambiato, e ora risulta essere “Belfiore-della Quintana di Foligno”.

Una speciale dedica in occasione dei 70 anni della manifestazione. Il tracciato si snoda ora in zona collinare, caratterizzato dai viadotti e dalle gallerie artificiali San Lorenzo nonché dalla galleria Colpersico, per la quale è stata realizzata un’unica canna in affiancamento all’esistente manufatto già sulla sede storica, protetto da un trattamento colonnare in jet-grouting. I successivi viadotti Uppello e Renaro, anch’essi realizzati in affiancamento a opere preesistenti, conducono poi all’interconnessione terminale con la S.S. 3.

In sintesi, il tratto aperto al traffico in variante alla S.S. 77 “della Val di Chienti” è lungo complessivamente 35 km e rende fruibile l’intero itinerario di 95 km a doppia carreggiata tra Civitanova Marche e Foligno; consente una riduzione dei tempi di percorrenza di circa 40 minuti, passando dagli attuali 60 minuti a circa 20, su un percorso più breve di circa 10 km che permette altresì un abbattimento della produzione di anidride carbonica stimato in 20 t al giorno. L’investimento complessivo per la realizzazione della direttrice ammonta a circa 1,1 miliardi di Euro.