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ISO 39001:2012, certificare la sicurezza stradale

Finalmente è on line. Pubblicata dall'International Organization For Standardization il 1° Ottobre 2012, la Norma "ISO 39001:2012 Road Traffic Safety (RTS) Management Systems" è il nuovo

ISO 39001:2012, certificare la sicurezza stradale

Tra le migliaia di Società, Istituzioni ed Associazioni che a vario titolo si occupano di sicurezza stradale, i rappresentati della Carta Europea hanno assegnato a ciascun membro iscritto impegni precisi da rispettare. Oggi le Organizzazioni iscritte sono 2.360[1], per oltre il 40% Imprese private. Un buon risultato se non fosse che molte di esse hanno trovato nella Carta Europea della Sicurezza Stradale, più un marchio da apporre sulla carta intestata che un vero impegno a diminuire gli incidenti stradali.

Immagini

  • La disaggregazione per tipologie di impegni (Fonte: European Road Safety Charter - Elaborazioni: Trafficlab)
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    La disaggregazione per tipologie di impegni (Fonte: European Road Safety Charter - Elaborazioni: Trafficlab)
  • La disaggregazione per Organizzazioni e tipologie di impegni (Fonte: European Road Safety Charter - Elaborazioni: Trafficlab)
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    La disaggregazione per Organizzazioni e tipologie di impegni (Fonte: European Road Safety Charter - Elaborazioni: Trafficlab)
  • Il numero di sottoscrizioni per ciascun membro EU dei 27 (Fonte: European Road Safety Charter - Elaborazioni: Trafficlab) inclusi Istituzioni Europee, Regno Unito e Resto del Mondo
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    Il numero di sottoscrizioni per ciascun membro EU dei 27 (Fonte: European Road Safety Charter - Elaborazioni: Trafficlab) inclusi Istituzioni Europee, Regno Unito e Resto del Mondo
  • Le statistiche INAIL sull’incidentalità sul lavoro
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    Le statistiche INAIL sull’incidentalità sul lavoro
  • L’andamento storico degli indici di mortalità per l’incidentalità sul lavoro
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    L’andamento storico degli indici di mortalità per l’incidentalità sul lavoro

Ora che gli standard di qualità sono stati messi per iscritto, le Organizzazioni potranno impegnarsi concretamente nella certificazione. Lo standard, comunque, è su base volontaria.

La Carta Europea fornisce un dato interessante: la disaggregazione delle diverse Organizzazioni nei diversi tipi di impegno. Si scopre infatti che, oltre il 57% delle Organizzazioni, è impegnato nel settore del comportamento degli utenti, Imprese e Associazioni in testa, che il 30% delle Istituzioni pubbliche e locali è interessato alla sicurezza delle infrastrutture e lo studio dell’incidentologia è gestito dalla ricerca. Spagna e Italia sono le Nazioni più attive.

Strada e lavoro: la situazione in Italia e in Europa

L’incidentalità stradale e quella sul lavoro sono fenomeni altamente correlati, sebbene presentino un rapporto Normativa/incidenti diametralmente opposto.

Se da una parte è l’incidentalità stradale a registrare in Italia un elevato numero di incidenti mortali, (3.860 [2] nel 2011 a fronte degli 853[3] sul lavoro) dall’altra è la Normativa sulla salute e la sicurezza del lavoro ad avere il maggior numero di Leggi, Decreti e Linee Guida. Appare chiaro che tale differenza sia dovuta principalmente alla sottostima del fenomeno dell’incidentalità stradale o, quanto meno, sia ancora relegata alla questione delle “stragi del sabato sera” e ai “maxi tamponamenti in autostrada”, che non permettono un’analisi obiettiva.

Se analizziamo in dettaglio le statistiche INAIL, emerge che oltre la metà degli incidenti sul lavoro – 436 decessi (pari al 50,6%) – sono stati registrati nelle categorie circolazione stradale o in itinere, con o senza mezzo di trasporto. Se consideriamo invece l’indice di mortalità possiamo considerare che, sebbene nel 2011, i 725.174 infortuni registrati dall’Inail siano stati 3,5 volte in più rispetto a quelli registrati dall’ISTAT-ACI (pari a 205.638), l’indice di mortalità stradale appare ben 16 volte superiore a quello sul lavoro: 1,877 contro 0,118 morti ogni 100 incidenti.

La Norma ISO 39001:2012 può quindi essere un’utile strumento al fine di aiutare le Aziende a migliorare non solo la sicurezza dei lavoratori, maggiormente a rischio nelle strade, ma altresì ad implementare la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

A chi interessa la Norma

La Norma è indirizzata alle Organizzazioni che interagiscono con il sistema dei trasporti stradali. Il concetto di sistema non riguarda solo i Governi ma è globale; basti pensare che nel mondo ogni anno circa 1,3 milioni di persone perdono la vita in incidenti stradali e 50 milioni sono i feriti, gravi o lievi, che ricorrono a cure mediche a seguito di uno scontro[4].

La Norma è utilizzabile da tutte le Organizzazioni del mondo e, sebbene sia di recente pubblicazione, ci sono già dei casi concreti di applicazione in Svezia, Giappone e Malesia.

La Norma interviene sulla gestione della sicurezza nei trasporti stradali e non intende specificare i requisiti tecnici e di qualità nel trasporto di prodotti e di servizi. In merito alla segnaletica stradale, all’illuminazione stradale o ai dispositivi di sicurezza, per esempio, vi sono già Norme e standard da rispettare[5].

Il campo di applicazione di tale Norma è vastissimo; basti pensare a tutte le Aziende che operano nel settore dei trasporti e della logistica e a tutti gli Enti proprietari o gestori di strade che sono chiamati a pianificare, gestire e controllare la propria rete infrastrutturale.

La procedura di certificazione

L’Organizzazione che intende certificarsi deve individuare i fattori interni ed esterni che interagiscono con la gestione del processo di sicurezza stradale, e nel dettaglio:

  • identificare il proprio ruolo nel sistema del traffico stradale;
  • identificare i processi, associare le attività e le funzioni dell’Organizzazione che possono avere un impatto sulla sicurezza del traffico stradale;
  • determinare la sequenza e l’interazione dei propri processi, attività e funzioni.
  • determinare le parti interessate che sono rilevanti per il sistema di gestione della sicurezza stradale;
  • determinare i requisiti delle parti e i requisiti legislativi e di altro tipo relativi alla sicurezza stradale che deve rispettare.

Deve inoltre seguire un processo che analizzi il suo rendimento in termini di sicurezza stradale, determini i rischi e le opportunità, selezioni i fattori di perfomance su cui agire ed analizzi gli obiettivi che possono essere raggiunti. Per quanto concerne i fattori di prestazioni della sicurezza stradale, l’Organizzazione deve identificare i fattori di esposizione al rischio, i fattori intermedi e finali di stima della sicurezza.

Note

  • [1] Dato aggiornato a Novembre 2012. Fonte erscharter.eu/it/signatories
  • [2] Gli incidenti stradali in Italia nel 2011, ISTAT-ACI, 2012
  • [3] Rapporto annuale sull’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nel 2011, INAIL, 2012
  • [4] Global status report on road safety time for action. World Health Organization, 2009
  • [5] Per quanto concerne i sistemi di ritenuta stradale esiste il pacchetto UNI EN 1317 parti 1-8 e per l’illuminazione stradale le Norme UNI EN 13201 parti 1-4

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