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Il nuovo collegamento tra la S.P. 15 bis e la ex S.P. 160

L'intervento oggetto della presente relazione interessa il lotto 0m - riqualificazione della S.P. 14 "Rivoltana", sulla quale sono stati posati circa 1.000 m di barriera H2 Bordo Laterale W4 in legno e acciaio

Il cantiere si colloca nell’ambito dei lavori di riqualifica della Rivoltana, opera particolarmente complessa che si inserisce in un ambito territoriale molto urbanizzato, particolarmente ricco di vincoli al contorno (come costruzioni, piani urbanistici di espansione industriale, elementi di pregio ambientale, ecc.) nel quale la presenza antropica ha determinato sostanziali modificazioni all’ambiente originario con il risultato di trovarsi in un contesto fortemente edificato e densamente abitato.

Immagini

  • Una barriera stradale classe H2, con larghezza di funzionamento W4
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    Una barriera stradale classe H2, con larghezza di funzionamento W4
  • Una curva convessa realizzata con barriera H2 standard
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    Una curva convessa realizzata con barriera H2 standard
  • I dati generici
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    I dati generici
  • Le prestazioni
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    Le prestazioni
  • Lo schema delle T40 Bordo Laterale
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    Lo schema delle T40 Bordo Laterale
  • Lo schema delle T40 Bordo Laterale
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    Lo schema delle T40 Bordo Laterale
  • L’ingresso della sede IBM
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    L’ingresso della sede IBM
  • Una barriera stradale certificata in nuova classe L2
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    Una barriera stradale certificata in nuova classe L2
  • I dati generici
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    I dati generici
  • Lo schema della T40 Bordo Ponte
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    Lo schema della T40 Bordo Ponte
  • Lo schema della T40 Bordo Ponte
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    Lo schema della T40 Bordo Ponte
  • Le barriere vengono completamente assemblate nello stabilimento di produzione, sia per quanto riguarda il palo sia per i nastri orizzontali
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    Le barriere vengono completamente assemblate nello stabilimento di produzione, sia per quanto riguarda il palo sia per i nastri orizzontali
  • Con il materiale in cantiere resta solo da infiggere i montanti e posizionare il distanziatore e la piastra di raccordo alla quale si fissa il nastro orizzontale e il corrimano per le barriere Bordo Ponte
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    Con il materiale in cantiere resta solo da infiggere i montanti e posizionare il distanziatore e la piastra di raccordo alla quale si fissa il nastro orizzontale e il corrimano per le barriere Bordo Ponte

Gli interventi per la realizzazione del nuovo collegamento tra la S.P. 15 bis e la ex S.P. 160 (VLMW8) si localizzano immediatamente ad Est dell’Idroscalo e a Sud della sede IBM. La nuova viabilità di progetto si inserisce nel quadro degli interventi stradali utili a collegare la rete infrastrutturale esistente al sistema viabilistico costituito dalla nuova autostrada di connessione tra le città di Milano e Brescia e dai relativi svincoli allo scopo di migliorare le condizioni di accessibilità al sistema autostradale, evitando che il nuovo traffico generato/attratto gravi sulle strade esistenti e allo stesso tempo rispondendo ai problemi di traffico legati alla rete principale e secondaria esistente.

La lunghezza del nuovo tratto della viabilità in oggetto è di circa 550 m e si collega ad Ovest ad una rotatoria esistente sulla S.P. 15b e ad Est alla ex S.P. 160 mediante una nuova rotatoria di progetto.

La sezione tipo utilizzata per il nuovo collegamento è la C2 ex DM 05/11/2001, con piattaforma pari a 9,50 m asfaltati, una corsia per senso di marcia larga 3,50 m e banchina da 1,25 m. L’intervento prevede la realizzazione di un’intersezione a T per gestire l’accessibilità dell’IBM. Il territorio interferito dall’infrastruttura è di tipo prettamente periurbano, caratterizzato dall’alternanza di nuclei insediativi storici, nuovi quartieri residenziali, numerosi “contenitori” specializzati per insediamenti direzionali e di servizi avanzati di rilevanza nazionale e internazionale, importanti infrastrutture di collegamento e spazi agricoli interni al “Parco Agricolo Sud Milano” dedicati per la gran parte alla coltivazione ed in misura minore a prati polifiti.

In considerazione della loro natura agricola e della collocazione interna al Parco, che ne determina la tutela paesaggistica ai sensi del D.Lgs. 42/2004, art. 142, comma 1, lettera f), le zone di progetto vengono classificate dal PGT come a sensibilità paesaggistica molto elevata. Collocandosi la nuova infrastruttura tra l’area lacuale dell’Idroscalo di Milano ad Ovest e il quartiere San Felice di Segrate ad Est, al confine del Parco Agricolo Sud Milano, tra una fascia boscata esistente posta a Nord della nuova infrastruttura e su pregevoli aree agricole poste a Sud, classificate dal PGT “a sensibilità paesaggistica molto elevata”, che costituiscono una fascia non ancora antropizzata del comune di Segrate meritevole di essere salvaguardata per le sue funzioni di “filtro” con le aree urbanizzate del comune di Peschiera Borromeo, la Regione Lombardia, al fine di ridurne l’impatto paesaggistico, ha ritenuto di richiedere la messa in atto di soluzioni mitigative. Nello specifico, ha richiesto la previsione di barriere di sicurezza in acciaio-legno e la realizzazione di fasce alberate lungo il perimetro dell’infrastruttura con essenze arboree autoctone di alto fusto.

Sono state utilizzate principalmente due tipologie di barriere T40, una in classe H2 Bordo Laterale e una in classe H2 Bordo Ponte a seconda delle aree da proteggere.

Le barriere vengono completamente assemblate nello stabilimento di produzione, sia per quanto riguarda il palo sia per i nastri orizzontali. Con il materiale in cantiere resta solo da infiggere i montanti e posizionare il distanziatore e la piastra di raccordo alla quale si fissa il nastro orizzontale e il corrimano per le barriere Bordo Ponte. Si adattano a cambi di pendenza e raggi di curvatura fino a 30 m, sotto ai quali vengono forniti pezzi speciali per realizzare le curve. Si riportano di seguito alcune caratteristiche tecniche.

La barriera di sicurezza T40

La caratteristica principale della barriera T40 BL riguarda il W più basso della categoria (W4), dettaglio che la rende particolarmente adatta per l’installazione a protezione di ciclabili o di situazioni in cui c’è poco spazio tra la barriera e gli ostacoli dietro alla stessa (cartelli, alberi, ecc.).

Inoltre è certificata, oltre che in H2, anche in N2; pertanto, rispetta la classe L2, ovvero la nuova classe di contenimento che garantisce sicurezza per un numero più ampio di utenti della strada: la barriera ha infatti superato i crash test sia per la classe N2 che per la classe H2.

La barriera in legno e acciaio S235 JR è composta di:

  • pali T40 realizzati a partire di un IPE 140 (della lunghezza di 2,00 m), battuto nel suolo con entrasse di 2,00 m. La parte superiore è rivestita su una lunghezza di 1.365,5 mm di due rivestimenti di legno (dello spessore di 60 mm) e la parte inferiore segnata. Sono disposti nelle ale dell’IPE giunti mediante quattro viti TRCC 12×110, che traversano l’anima dell’IPE con quattro quattro piastrine M10 e quattro dadi HM10. Le teste delle viti e dei dadi sono dissimulati nella lamatura sui paramenti;
  • distanziatori T40 di lamiera di 3,4 e 5 mm con piegatura e meccanosaldatura (dimensione 267×135 e altezza 245). Sono incastrati sul rivestimento del palo mediante due asole di aggiustamento (48×18), fissati con viti HM 16×160, traversando l’anima del palo e con due piastrine M16 e un dado HM16;
  • ganascie di collegamento TL600 o TL60, fatte di lamiera di 10 mm, mediante punzonatura e fucinatura a stampo di forma U (270×78 e lunghezza 600 mm) con l’anima rinforzata da una nervatura. L’anima è punzonata di 12 buchi ovali (45×30). Le ali sono composte ciascuna di asole (300×18) cui permettono di fissarle sulla parte superiore ed inferiore del distanziatore T40 mediante due piastrine 40×40, dello spessore di 5 mm, due viti HM16x40 e due dadi HM16;
  • astri di legno T40, realizzati via lavorazione a macchina a partire da un mezzo-rondello del diametro di 220 mm e larghezza di 1.998 mm; due mezzo-rondelli precollegati sono rinforzati mediante un ferro di forma U_T40, barra di rinforzo U (90×30, spessore di 5 mm e lunghezza di 3.290 mm) avendo una foratura del diametro di 20 mm ad ogni estremità e da una parte e dall’altra di detta foratura, due pedine scollacciate;
  • spalleggiamento (del diametro di 26,9 mm) permettendo la legatura sull’anima dell’U;
  • l’estremità della pedina è filettata M16 su una lunghezza pari a 22 mm. I nastri superiori e quelli inferiori sono allora posti sulla giuntura TL60 di collegamento e la giunzione è assicurata con quattro piastrine TL20 e otto dadi HM16.
La barriera di sicurezza T40 4MS2 BP

La barriera Bordo Ponte in legno e acciaio S235 JR e S275 JR, si compone di:

  • pali metallici HEA 100 (altezza 1.080 mm) su piastre fissati sul cordolo in calcestruzzo ogni 2,0 m mediante quattro tirafondi M20x220 con sei dadi E, M20, quattro rondelle M20 e una resina Hilti (HITRE500). I lati dei pali sono ricoperti da due rivestimenti in legno fissati mediante due viti T.T con quadro sotto testa M10x100, due dadi E, M10 e due rondelle;
  • distanziatori metallici (T40) fissati ai pali mediante una vite T.T con quadro sotto testa M16x160 con un dado E, M16-32;
  • distanziatori metallici per mancorrente (T40MC) fissati alla parte superiore dei pali mediante una vite T.T quadro sotto testa M16x160 con un dado E, M16-32 e una rondella M16;
  • nastri modello T composti da un profilato a U di lunghezza 3.920 mm e da due semitondelli in legno di lunghezza 1998 mm. Il profilato e i due semitondelli sono collegati mediante una vite T.T. quadro sotto testa M16x110 con un dado E, M16-32 e una piastra intermedia (TI 600) (al centro);
  • nastri moncorrente T composti da un profilato ad U di lunghezza 3.990 mm e da un semitondello in legno di lunghezza 3.990 mm. Il profilato ed il semitondello sono collegati mediante tre viti T.T. quadro sotto testa M16x80 con tre dadi E.M16.