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Controllo e verifica in realtà virtuale di progetti per la sicurezza stradale – seconda parte

Nonostante il calo delle vittime sulla strada dal 2004 ad oggi, l’incidenza dei sinistri mortali nelle aree urbane in Europa è leggermente aumentata

Controllo e verifica in realtà virtuale di progetti per la sicurezza stradale - seconda parte

Gli indicatori di sicurezza per la verifica delle soluzioni progettuali

L’ipotesi alla base dello studio è quella secondo cui la presenza delle misure di moderazione del traffico siano in grado di influenzare e modificare lo stile di guida degli utenti che reagisco inconsciamente agli stimoli percettivi introdotti lungo il tracciato. Pertanto, lo scopo principale dell’attività sperimentale è stato quello di valutare l’efficacia di questi dispositivi ed esaminare in quale modo possano influenzare il comportamento dei guidatori, soprattutto in termini di gestione delle velocità, ipotizzando che durante la percorrenza delle configurazioni di progetto gli utenti adottino velocità di marcia inferiori rispetto a quelle adottate durante la percorrenza della configurazione dello stato attuale. Per tale scopo è stato previsto di utilizzare come indicatori i dati di velocità e di posizione laterale, come misure surrogate della sicurezza stradale. Nello specifico, i dati registrati durante le sessioni di guida sperimentali sono stati elaborati al fine di analizzare i valori di velocità media e di deviazione standard della posizione laterale. Inoltre, per avere una maggiore comprensione del comportamento degli utenti di fronte a sollecitazioni imposte dal tracciato stradale, nonché dall’ambiente stradale esterno, sono state analizzate anche le decelerazioni, esaminando i profili di velocità in corrispondenza di particolari punti presenti lungo il tracciato in esame, quali gli attraversamenti pedonali e le intersezioni. Infine, in corrispondenza dei punti in cui sono state previste situazioni di potenziale pericolo (pedone che attraversa improvvisamente la strada) sono stati presi in esame i tempi di risposta degli utenti alla guida, mediante indicatori quali il “Time To Collision” e il “Time To Zebra arrive”.

Il monitoraggio dei risultati nel tempo

L’innovatività degli interventi proposti richiede un’adeguata azione di monitoraggio degli stessi in grado non solo di garantire il successo delle azioni proposte, ma anche la loro integrazione in un’ottica di trasferibilità in situazioni analoghe presenti sulla rete stradale nazionale. Per poter infatti verificare l’efficacia dell’intervento in termini di riduzione di incidentalità è determinante pianificare il monitoraggio della situazione post-operam, mediante l’acquisizione nel tempo, a breve e a lungo termine, di indicatori diretti e indiretti quali: frequenza, tipologia e localizzazione degli incidenti, velocità praticate dagli utenti nei diversi tratti della strada (ad esempio nel tratto più esterno e nel tratto centrale) e flussi di traffico con la loro composizione. Tramite le azioni di monitoraggio sarà possibile, in particolare, valutare la risposta immediata dei conducenti ed esaminare se gli utenti abituali riprendono, dopo un certo tempo, uno stile di guida non appropriato o se invece l’effetto di moderazione del traffico cercato mediante la particolare articolazione della densità ottica del quadro visivo, che agisce su reazioni inconsce dei guidatori, possa invece perdurare nel tempo. La fase di monitoraggio degli interventi proposti consentirà anche di conseguire un secondo obiettivo, che è quello di verifica periodica dell’integrità delle misure che compongono l’intervento, al fine di evitare il pericolo che il loro degrado possa alterare la corretta funzionalità dello stesso (stato dei dispositivi tecnologici presenti, della segnaletica verticale e orizzontale, del tipo di pavimentazioni prescelte, ecc.).

Conclusioni

Il progetto di riqualificazione di Via Pistoiese è stato messo a punto per risolvere i gravi problemi di sicurezza che interessano questa strada che risulta una delle più pericolose del Comune di Firenze. Prima di avviare la fase progettuale sono state effettuate specifiche ispezioni di sicurezza e una dettagliata analisi di incidentalità che hanno messo in evidenzia i principali fattori di rischio presenti. Il progetto di riqualifica prevede l’introduzione di misure di moderazione del traffico che mirano, in primis, ad attuare il controllo delle velocità per ricondursi a livelli consentiti sia dal punto di vista delle regole di circolazione sia in relazione alle caratteristiche geometriche e funzionali della strada. Durante la fase progettuale, si è presentata la necessità di prevedere il livello di sicurezza che potrà essere raggiunto con le soluzioni ipotizzate. Data la natura complessa ed eterogenea propria di ambienti di guida urbani, quali Via Pistoiese, effettuare una stima mediante l’applicazione dei tradizionali modelli previsionali di incidentalità è molto difficile per l’elevato numero di parametri che entrano in gioco, nonché per loro reciproca interazione.

Per aumentare l’affidabilità delle scelte effettuate e valutarne l’efficacia, si sono utilizzate tecniche di simulazione di guida che permettono non solo di ottimizzare le scelte progettuali ma favoriscono una migliore comprensione delle reazioni dei guidatori in risposta ai diversi stimoli che l’infrastruttura e i suoi elementi costituenti trasmettono loro. In quest’ottica, durante la fase progettuale di Via Pistoiese, un valido contributo è stato offerto dall’attività sperimentale condotta mediante l’utilizzo del simulatore di guida dell’Unità di Ricerca LaSIS dell’Università di Firenze, grazie alla quale è stato possibile analizzare e confrontare tre alternative progettuali e identificare la soluzione ottimale. Il progetto è attualmente in corso di realizzazione e il monitoraggio dei suoi effetti sulla sicurezza della circolazione è già stato pianificato.