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Cagliari, un Comandante per il porto

Vincenzo Di Marco, alla guida della locale Guardia Costiera, è anche il Commissario Straordinario dell'Autorità Portuale sarda: a lui spetterà presentare il prossimo piano operativo triennale di uno scalo in piena salute, ma proprio per questo ancora più bisognoso di infrastrutture

“S&A”: “E il nuovo Piano Operativo Triennale? Ci può anticipare qualcosa?”.
“VDM”: “Ci saranno investimenti importanti, allorquando il Piano Triennale 2015-2017 verrà approvato dal Comitato Portuale, per una cifra superiore ai 147 milioni di Euro. C’è la vecchia stazione marittima da recuperare che, di concerto con il Comune, diventerà con ogni probabilità un polo ricettivo-alberghiero; c’è la nuova stazione marittima da costruire al Molo Sabaudo e il nuovo terminal per le crociere che costruirà al Molo Rinascita il Concessionario Cagliari Cruise Port. Più la continuazione, ricorsi permettendo, di tutti gli investimenti nel porto canale”.

“S&A”: “Non crede che, potenziando il traffico RO-RO verso i porti del Centro-Nord Italia, si possa decongestionare la Superstrada S.S. 131 “Carlo Felice” dai mezzi pesanti che, dalla popolosa zona di Cagliari, sono costretti ad attraversare tutta l’isola per raggiungere Olbia e Porto Torres?”.
“VDM”: “Anche con navi moderne da Cagliari verso i porti del Nord Tirreno si impiegano comunque 18-20 ore, contro le 8 di Olbia. Un miglioramento dell’attuale situazione, che vede comunque le nostre banchine piene di autoarticolati e semirimorchi, dipende dagli Operatori economici, noi come Autorità Portuale possiamo solo creare il contesto infrastrutturale migliore possibile. E lo abbiamo fatto”.

“S&A”: “Chiudiamo con una domanda personale. È più facile guidare la Capitaneria di Porto o l’Autorità Portuale?”.
“VDM”: “Di facile non c’è niente, ma direi che sono due compiti tanto complessi quanto interessanti, soddisfacenti. E’ chiaro che la soddisfazione di salvare una vita che ti dà la professione di Guardia Costiera è ineguagliabile. Ma anche la costruzione di infrastrutture che resistono al tempo e la creazione di posti di lavoro, nonostante tutte le difficoltà burocratiche, è un compito appagante e di grande responsabilità”.

“S&A”: “Come “uomo di mare” non possiamo che concludere la nostra intervista con un pensiero dedicato ai nostri due marò trattenuti ingiustamente in India…”.
“VDM”: “Direi che è doveroso. Portare a casa due ragazzi lontani dalle loro famiglie è un pensiero fisso che ognuno di noi, come Italiano, deve avere. Così come non dobbiamo dimenticarci nemmeno dei colleghi deceduti a causa dell’incidente occorso alla torre di controllo di Genova, che conoscevo e la cui memoria dobbiamo onorare con il nostro lavoro”.

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