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Il viadotto Santo Stefano

Il riposizionamento e la messa in sicurezza dell’impalcato

Il viadotto Santo Stefano

Il modello di calcolo

Per la determinazione delle caratteristiche di sollecitazione e deformazione nella struttura nonché delle reazioni vincolari cui essa attualmente è soggetta così come di quelle cui sarà soggetta durante le fasi di intervento, la stessa è stata modellata discretizzandola agli elementi finiti mediante software di calcolo Midas Civil.

I vari elementi strutturali sono stati schematizzati mediante elementi monodimensionali tipo frame con peso proprio e massa distribuiti, con caratteristiche fisiche in accordo con le proprietà meccaniche dei materiali e delle dimensioni delle sezioni. Per quanto attiene alla modellazione dei dispositivi di isolamento sismico in opera HDRB SIN 700/100, essi sono stati schematizzati con vincoli dotati delle caratteristiche di rigidezza e smorzamento proprie del sistema di isolamento adottato e cioè Kv = 2.617 kN/mm, Ke = 3,08 kN/mm.

Per ciò che attiene alle condizioni di carico elementari prese in considerazione nelle valutazioni numeriche condotte esse sono nel dettaglio:

  • peso proprio degli elementi strutturali;
  • spostamenti impressi ai vincoli che schematizzano le sottostrutture.

Le condizioni di carico e di valutazione degli spostamenti dell’impalcato

Dalla conoscenza dell’entità e della direzione degli spostamenti registrati nelle campagne di indagini, al fine di consentire una interpretazione del fenomeno in atto e di validare ulteriormente il modello numerico realizzato, sono stati analizzati gli effetti degli spostamenti delle sottostrutture sull’impalcato e sul sistema di isolamento sismico imponendo in corrispondenza dell’intradosso di ciascun isolatore uno spostamento di entità e direzione pari a quelli determinati in sito.

Vale evidenziare che l’applicazione di detti spostamenti ha tenuto conto della modificazione dello schema statico dell’opera d’arte per effetto del vincolamento intervenuto nel tempo allorquando la struttura è venuta in contatto con la paraghiaia della spalla B. Pertanto, è stata adottata una procedura di analisi che prevedesse una fase iniziale in cui la struttura è priva di altri vincolamenti se non quelli progettuali (isolatori), seguita da una seconda fase in cui lo schema statico è variato per la presenza di un vincolo aggiuntivo con rigidezza tale da simulare la zona di competenza della paraghiaia, supposta operare in regime fessurato.

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