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Il nuovo impalcato del viadotto Jannello sulla A2

Un progetto innovativo per sostituire velocemente un impalcato esistente

Il nuovo impalcato del viadotto Jannello sulla A2

Il progetto definitivo

Il viadotto originario, progettato nel 1967 dal Prof. Ing. Cestelli Guidi, era costituito da 11 campate in calcestruzzo armato precompresso, sorrette da dieci pile a sezione scatolare rettangolare con lunghezza 17,6 m e larghezza variabile da 5 m a 7 m in relazione alla loro altezza, variabile tra 18 e 130 m; la dimensione trasversale delle pile era tale da contenere entrambe le carreggiate.

Per aumentare la luce delle campate fino ad un massimo di 60,8 m, mantenendo sempre costante la lunghezza delle travi in c.a.p degli impalcati al valore di 42 m, la sommità delle pile tra P4 e P9 ospitava un “capitello”, con sbalzo di 5 m dall’ingombro del fusto, sul quale appoggiavano, tramite selle gerber, le travi in c.a.p. della campata tampone.

Nell’ambito della progettazione per l’ammodernamento della sezione stradale al tipo 1/a delle Norme C.N.R. 80, sia il progetto definitivo ANAS (DG28/99 con A.T.P. Tecnoproject e S.T.E. Srl) consegnato nel 2006 che quello di variante proposto nell’espletamento della gara “ASR18/07 Macrolotto 3 – parte 2 dal km 153+400 al km 173+900” (A.T.P. Technital,  MCA, Soil, Siteco, 3TI Progetti e Prometeo Engineering) prevedevano il mantenimento in sede del tracciato stradale con il riutilizzo delle pile esistenti e la mera sostituzione degli impalcati in c.a.p. con soluzioni più leggere in acciaio (sistema misto e/o piastra ortotropa).

In entrambi i progetti si manteneva sostanzialmente la stessa livelletta stradale e, di conseguenza, lo stesso schema statico con le travi appoggiate su selle gerber nel tratto centrale; tale scelta comportava la necessità mantenere, in quelle sedi, i giunti di dilatazione e di eseguire gli allargamenti della parte carrabile, pari a circa 3 m, anche in corrispondenza della sommità delle sei pile a “capitello” con l’inserimento di mensole precompresse ed irrigidimento dei setti interni della struttura esistente.