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Il montaggio del viadotto Caffaro sulla A2 “del Mediterraneo”

Il montaggio dell’opera, fase che ha dovuto soddisfare la complessità geometrica e la sicurezza delle operazioni mantenendo contenuti i tempi di costruzione

Il montaggio del viadotto Caffaro sulla A2 “del Mediterraneo”

Tesati i trefoli e recuperato il tiro della catenaria, si è proceduto allo smontaggio della controventatura temporanea che nella prima fase collegava le gambe in posizione verticale; con il successivo rilascio controllato dei trefoli, le gambe hanno iniziato a ruotare, data la presenza di cerniere provvisorie alla base di ciascuna gamba. Mentre le gambe venivano fatte ruotare azionando gli strand jacks, è stato possibile montare l’impalcato nel tratto interno alla V del cavalletto con un’autogru tralicciata cingolata (tipo Demag CC2800) sollevando e assemblando un concio alla volta. In questo modo, è stato possibile sfruttare al massimo la capacita dell’autogru contenendo significativamente gli sbracci utilizzati per il sollevamento. Il tiro massimo sugli strand jacks nella fase di massima apertura e stato pari a 250 t. Così facendo, è stato possibile montare – in quasi tutti i casi – conci completi di predalles metalliche saldate a terra velocizzando il montaggio in misura significativa. Al termine della chiusura del cavalletto, la flangia inferiore della gamba – allineata a rotazione ultimata alla base metallica – è stata sigillata tramite Emaco e serrata con barre McAlloy ф50.

Ultimato il montaggio del primo cavalletto della carreggiata Nord lato Salerno, è stato eseguito in maniera analoga il montaggio del cavalletto adiacente della carreggiata Sud operando, pertanto, con sequenza opposta sui pozzi lato Reggio Calabria. La successione del montaggio delle otto gambe, due per carreggiata in ognuna delle due coppie di fondazioni, è stata determinata delle interferenze esistenti tra l’andamento dei cavi e il braccio della gru tralicciata che, diversamente, a completamento dei montaggi non si sarebbe più potuto smontare.

Ultimato il montaggio del secondo cavalletto della carreggiata Sud, è stato eseguito il montaggio dei conci in mezzeria della campata centrale completando, quindi, il primo arco portale. Ogni singola fase è stata assistita da una doppia campagna di rilievi topografici che ha consentito il perfetto posizionamento in quota. Parallelamente si è operato con l’analisi numerica delle deformate attese su un modello FEA 3D apposito per valutare e modificare, qualora necessario, i tiri degli strand jacks. Dopo queste fasi si è potuto procedere attivando contemporaneamente più fronti di costruzione. Operando cioè con la prima autogru tralicciata da fondovalle, si è collegato il secondo arco portale della carreggiata Nord e con ulteriori due autogru tralicciate – analoghe alla prima e posizionate a tergo delle spalle lato Salerno e lato Reggio Calabria – sono state montate le campate di riva.

Il montaggio delle campate laterali è stato quindi eseguito, in contemporanea, procedendo al sollevamento in quota di alcuni conci collegati “a sbalzo” sulle testate degli archi portale già ultimati per poi completare la struttura e arrivare direttamente in appoggio su entrambe le spalle tramite il sollevamento delle fiancate, precedentemente premontate a terra, vestite poi in quota con l’ausilio di ballatoi mobili appesi alle piattabande inferiori dell’impalcato. Completati i montaggi delle strutture principali, successivamente sono stati ultimati i montaggi della passerella di ispezione interna e delle predalles metalliche con relative velette.